"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

lunedì 18 gennaio 2010

La Cattedrale di Grosseto


A volte usiamo le parole Duomo e Cattedrale come sinonimi. Ma per esattezza la Cattedrale è la chiesa principale di una Diocesi, in cui si trova la Sedia Vescovile, la Cattedra appunto. Nel caso di Grosseto, i termini coincidono.
Chi è entrato in quest'edificio, avrà senz'altro avuto una senzazione di vuoto. Infatti, nell'Ottocento, furono levati tutti gli altari barocchi, seguendo un gusto che, all'epoca, era prassi consolidata. Pensate quante chiese, sono state svuotate dei loro arredi, a volte meravigliosi, per riportarle ad un presunto stile romanico, rendendole invece degli assurdi cassoni vuoti, levando così anche il senso di misticismo accumulato nei secoli. Per fortuna, si sono conservati alcuni capolavori: un acquasantiera del Federighi (1506), un fonte battesimale di Antonio di Ser Ghino (1470), un coro ligneo (1629) ecc. Ma particolare rilievo ha la Madonna delle Grazie, dipinta nel 1470 da Matteo di Giovanni, autore conosciuto soprattutto per la Strage degli Innocenti, nel pavimento del Duomo di Siena. Però, la cosa più notevole sotto tutti i punti di vista, per cui vale la pena di ritornarci, come ho fatto io, è senza dubbio, la statua di San Lorenzo. Si tratta di una statua piuttosto recente, ma che ha una particolarità che la rende meravigliosa; questo San Lorenzo ha in mano una graticola (strumento del suo martirio) con, udite, udite...le lucine del presepe! Sì, quelle lampadine a goccia che mettiamo nell'albero di natale. Non messe da qualche canonico in overdose, no! Queste luci sono originali, concepite in fabbrica. Quando le vidi la prima volta erano accese, ma non avevo la macchina fotografica. Quando ci sono andato, intenzionato a fotografarle, erano spente.

Sono ricorso ad un arteficio grafico, così vi dò le due versioni acceso-spento. Chi le vedesse spente e non sapesse di che si tratta, potrebbe arrivare a pensare che, siano punte infisse nella graticola per ulteriore martirio, vi assicuro che così non è! Forse, giudicando orribile quest'attrezzo, commetto lo stesso peccato di superbia che commisero, a loro volta, coloro che demolirono gli altari barocchi. Ma non ne sono tanto sicuro.


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