"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

martedì 19 gennaio 2010

Crisi no, crisi sì, crisi...forse!

Il seguente post, è di Daniele, valido collaboratore del blog. A questo proposito invito tutti gli amici a collaborare, inviando i propri post

"Ammetto chiaramente di essere disorientato; infatti, tra iniezioni di sano ottimismo impartite dai cortigiani del partito dell'amore, i quali costantemente forniscono dati a supporto della tesi che la crisi  sia oramai un lontano ricordo, arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che, l'abbassamento della  pressione fiscale, così tanto tenacemente cavalcata in campagna elettorale - sempre dai soggetti sopra citati - non potrà essere attuata perchè la crisi non lo permette....!
Comunque sono ottimista, se il governo riesce a trovare risorse per i voli di stato, vuol dire che questa famigerata crisi, non è poi così brutta come la si dipinge ... a tal proposito vi invito a leggere l'articolo tramite il link sottostante."


Ciao, Daniele.

1 commento:

  1. Non ascolto più i commenti o le previsioni del governo in carica.Se c'è oppure no crisi sono i fatti a determinarlo e le conseguenze di politiche di investimento pirata a piombare le aziende e affondarle con dipendenti e famiglie annesse nel più preoccupante e sconsolato incazzamento.La mia personale esperienza è quella di un dipendente, di un tecnico spesializzato,in una azienda che tra alti e bassi lavora. Ma principali vittime della presunzione di crisi siamo proprio noi dipendenti in pasto alla cassa integrazione, improvvisamente elargita con una facilità da autocertificazione. Ma tutto sommato,un azienda che si veda nella possibilita di un anno e mezzo di cassa,perché dovrebbero dire di no.Bisogno reale o meno si va a pesare su sistema e ammortizzatori sociali,si entra a far parte di stime e statistiche,per quel periodo di tempo coperto da cassa integrazione non devono neppure preoccuparsi di inventare qualcosa per motivare poco fatturato e una marea di lavoro in nero.Resta solo che, noi dipendenti, ci troviamo pagati 3,68euro l'ora.E di conseguenza il nostro potere d'acquisto diminuisce e pesa sull'economia piccola e grande del paese.Però,i titolari, che costantemente perpetuano un,sottile ricatto psicologico,fanno vacanze da sogno, comprano auto da sogno, e comunque spendono più di quanto moralmente,nei confronti nostri, sarebbe giusto non sapere vengono spesi.Sono un ingenuo a credere in una possibilità di sincera comunione tra datore e dipendente, ma non riesco a fare ameno di credere sia possibile non pigliarlo in culo da ogni prospettiva.

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