"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

venerdì 31 agosto 2012

Non morite per nulla

Angelo Di Carlo si è dato fuoco davanto alla Camera, gli operai del Carbosulcis minacciano di farsi esplodere, dopo che uno di loro si è ferito al braccio. Io mi domando perchè bisogna arrivare ad atti di autolesionismo o, addirittura, a suicidarsi senza profitto; questa crisi ha dei nomi scritti sopra, tutti sappiamo chi ha rubato i soldi pubblici. Non bruciamo noi stessi, bruciamo loro! Io vi assicuro che se dovessi arrivare alla disperazione e tentare gesti estremi, non me ne andrei da solo. Certo non riuscirei ad arrivare ad un Berlusconi, a un Verdini o anche a una Polverini, ma un cazzo di assessore regionale o consigliere comunale ladro e inquisito, me lo porto con me. Tanto se la fine deve essere il suicidio, che almeno la mia morte serva a ripulire uno spazio inquinato. Non si tratta di essere  kamikaze, non parlo di eroismo ma di disperazione. Non incito nessuno a delinquere, perchè la legge in Italia non ha più valore, quindi, in questo farwest è lecito farsi giustizia da soli, visto che nessuno protegge più i cittadini. I politici sono il cancro d'Italia, sono il nuovo volto della mafia. Spero che in breve tempo gli italiani, spinti dalla fame, si rivoltino e che la FIOM possa diventare il vero punto di riferimento per un governo di blocco popolare. L'Italia ha bisogno di comunismo, un disperato bisogno! Forza ragazzi, prima che il suicidio alla Di Carlo, diventi lo sport nazionale.

martedì 17 luglio 2012

Sono stanco d'essere italiano


Torno dopo qualche mese d'assenza, in cui ero in altre cose affacendato, perchè mi è giunta notizia (non certo attraverso i mezzi convenzionali) dell'operato di Francois Hollande. Ho controllato la notizia, mi sembrava troppo bella per essere vera. Non solo era vera, ma i francesi fanno benissimo a prenderci per il culo. Mi fa male scrivere certe cose, ma quando ho letto l'articolo ho pensato: " Credevo di stare in un paese con uno Stato di merda, ma ero troppo ottimista!" . Perchè dico che sono stanco d'essere italiano? Non certo per il mio Paese, ma per la gente che voterà nuovamente il pedopornonano o  gli altri schifosi personaggi che siedono nel Parlamento, a destra come a sinistra. Non ne posso più di gente che non ragiona con la testa, ma con il pube o la croce.
Noi stiamo quì a discutere del ritorno in campo del nano merdoso, delle ripugnanti frasi da ciellini di Casini, Bindi, Binetti sulle unioni di fatto; ci raccontiamo barzellette sul Trota, ascoltiamo quel povero culo di Bersani, aspettiamo le dimissioni dell'igenista troiona e così via. Loro, i francesi, ridono di noi e agiscono come non avrei mai creduto. Quindi mi unisco a Grillo per mandare "Affanculo!" tutti i nostri politici, Napolitano (e le sue intercettazioni) in testa.
Leggete quest'articolo del blog di Repubblica e sarete voi a scavare un tunnel TAV per andare in Francia.

 

La pozione magica di monsieur Hollande

La verità mi fa male, lo so. Per esempio, il Cavaliere ritorna in scena e, guarda caso, una delle sue emittenti, Retequattro, manderà in onda…il Padrino. Coincidenza o no, voglio parlare d’altro. Cioè, in fondo della stessa cosa. Ho l’indubbio privilegio di trascorrere molto tempo in Francia…Ma ho anche la dolorosa abitudine di paragonare il nostro Paese con i cugini d’Oltralpe. Ahinoi, un esercizio avvilente! Non sono passati ancora i fatidici primi cento giorni di presidenza eppure qualcosa – e che cosa! – François Hollande ha fatto (compreso la tiratina d’orecchi alla compagna Valérie Trierweiler per l’impertinente twitt contro Ségolène Royal, l’ex donna di François). In due mesi di governo ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato sarà messo a disposizione del fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani che sono funestati da periferie dissestate. Ma è significativo il modo con il quale ha giustificato l’operazione: spedendo un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Chapeau! Tradotto in soldoni, si tratta pur sempre di un bel gruzzolo, 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

Mica è tutto. Hollande ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione. Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare parecchi quattrini della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociali. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare. O prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme single” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Roba che in Italia la Chiesa avrebbe scomunicato il governo, le destre avrebbero scatenato la guerra civile in nome della lotta al comunismo, attentati (di Stato? Mafiosi?) avrebbero sconvolto il Paese e traumatizzato l’opinione pubblica, la speculazione avrebbe affossato Borsa e mercato…In Francia, invece, tutto ciò ha prodotto qualche brontolìo, la protesta – più di routine – dell’opposizione. Ma lo spread invece di scattare all’inpiedi, addirittura è sceso, arrivando a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Fossimo un popolo serio e coraggioso, dovremmo far piazza pulita del sistema che ci governa, ci soffoca, ci tartassa, ci sfrutta, ci dileggia. Ma questo è il Paese dei gattopardi…




martedì 1 maggio 2012

La festa più bella dell'anno

Portella della Ginestra
Il gruppo di Giuliano è in realtà uno squadrone della morte agli ordini dei Fasci di Azione rivoluzionaria (Far) di Pino Romualdi, delle Squadre Armate Mussolini (Sam) e della X Mas di Borghese. I documenti del controspionaggio Usa (ritrovati negli Archivi Nazionali di College Park, nel Maryland) rivelano contatti tra gli emissari di Salò e Giuliano fin dall’estate del 1944, quando un commando nazifascista inizia ad operare sulle montagne tra Partitico e Montelepre per addestrare militarmente gli uomini della banda.



"È il 1° maggio, amici, oggi non esordiremo come gli altri giorni, non importa se la cosa stupirà i sorveglianti. Il primo esercizio: uno, due, uno, due, il colpo di martello; e il secondo esercizio: falciare.
Il martello e la falce! Con un po' di fantasia, i compagni forse capiranno. Il martello e la falce! Mi guardo intorno. Sorridono e ripetono gli esercizi con fervore, hanno capito. Ecco, amici, è la nostra manifestazione del 1° maggio, e questa pantomima è la nostra promessa del 1° maggio, a cui, anche andando alla morte, restiamo fedeli."
L'8 settembre 1943 Julius Fucik veniva impiccato, il giorno in cui Badoglio firmava l'armistizio, un giornalista moriva per aver raccontato la verità, lasciando al mondo questa, incredibile, testimonianza: "Scritto sotto la forca".
Lessi questo libro quando ero in seconda media, grazie ad un illuminato professore d'italiano (storia e geografia), Giuseppe Ciannella, forse colui che più d'ogni altro ha contribuito alla mia formazione. Era un comunista di quelli d'una volta, con idee chiare e pulite, per lui il rosso era rosso ed il nero era nero. Però, era soprattutto un ineguagliabile insegnante; non so cosa darei per riascoltare Omero raccontato da lui. Il "Professore" era napoletano verace ed orgoglioso, ma amava tantissimo Bologna, che in effetti negli anni '70 si faceva amare. Aveva due figli, uno dei quali, Giuliano, era il grande tenore che ha calcato per anni le tavole del Metropolitan di New York. Il professore amava parlare di politica durante le sue lezioni. Era apertamente schierato contro la DC, che allora dettava legge, e contro i fascisti di Almirante, ma lo faceva in un modo talmente intelligente, che perfino mio padre e il padre di un altro ragazzo, che erano fascisti convinti, non potevano aver niente da ridire sul suo insegnamento. Insomma, una persona di grande valore, che sapeva imporsi con fermezza, ma anche farsi amare per la sua umanità e grande cultura.
Questo 1° maggio, lo dedico al Prof. Ciannella, sperando che sia un auspicio di riscatto proletario, senza il quale, siamo tutti sotto la forca.


Leggete il libro a questo link

mercoledì 25 aprile 2012

Chi non capisce con le buone...


La piazza citata è quella di Asti, dove vennero fucilati dei criminali di guerra, guarda caso, fascisti. Basta con i revisionismi e le equiparazioni, i partigiani furono il bene ed il fascismo il male assoluto. Chiudiamo Casa Pound e tutti i posti simili, dove si annidano le serpi nere. Un abbraccio ai membri dell' A.N.P.I. a cui dobbiamo tutto.


La mamma dei cretini è sempre incinta


Oltre a dimostrare una faccia da culo inimmaginabile, gli autori di questo manifesto del cazzo, dimostrano un'abissale ignoranza storica. Di chi minchia ci siamo liberati il 25 aprile se non di loro? Ma che vadano tutti a fare in culo! Ci sono ancora troppi fascisti in giro, occorre fare pulizia nel nome della Costituzione Italiana.

Nonostante Guccini si sia risentito di questo manifesto che cita una frase de "La locomotiva", ricordo che, il mio idolo canoro, pubblica i libri con Mondadori. Francesco cambia editore e recupera credibilità.

25 aprile, San Marco.

Buon appetito a tutti gli amici chiocciolini, oggi riuniti a lieto convivio, nell'attesa di tempi migliori.

Breve storia del II dopoguerra.

Voglio pubblicare un riassunto, molto superficiale, che serva solo per richiamare alla mente quello che è accaduto dopo la  seconda guerra in Europa e non solo. Il 25 aprile non l'ho vissuto in prima persona, per motivi anagrafici, ma molta della Storia che segue, sì.  A questo resoconto manca la parte riguardante la politica economica degli States e le sue, tragiche,  ripercussioni sul mondo di oggi. Ne parlerò diffusamente in un prossimo post.


Il mondo tra la seconda guerra mondiale e la fine del comunismo sovietico



La seconda guerra mondiale era ancora in pieno svolgimento quando i rappresentanti delle tre maggiori potenze in campo, Inghilterra, Stati Uniti e Unione Sovietica, si incontrarono per una conferenza a Teheran. Durante l’incontro, Stalin, Roosevelt e Churchill, posero le basi per la conclusione della guerra, decidendo l’offensiva americana in Normandia e l’attacco al Giappone da parte sovietica. L’Jugoslavia era invasa dalle truppe italo-tedesche (1) e i Tre Grandi decisero di appoggiare i partigiani di Tito. Opportuno ricordare come la Jugoslavia si sottrasse al controllo sovietico alla fine della guerra mondiale e come i partigiani jugoslavi riuscirono a liberarsi dell’oppressore nazi-fascista, quasi esclusivamente, con le loro forze. L’aiuto delle nazioni alleate si limitò ad un apporto di armi e cibo da parte anglo-americana e di truppe per la liberazione di Belgrado e di parte della Serbia da parte dell’URSS.

Questo primo incontro fu il preludio alla più famosa Conferenza di Yalta del febbraio 1945, dove le tre grandi potenze si incontrarono nuovamente, praticamente, a guerra finita seppure vi fossero ancora fronti aperti. Molti storici fanno risalire a quest’incontro l’inizio della Guerra Fredda; praticamente una spartizione del mondo in due blocchi contrapposti, l’uno sotto il controllo sovietico, l’altro sotto l’egida degli Stati Uniti d’America. Forse non è esatto dire che si spartirono gli stati prima che finisse la guerra, ma sicuramente furono fissate delle sfere d’influenza che in seguito dettero luogo ai due blocchi. Alla conferenza di Yalta non era stata invitata la Francia e questo non rese certo felice il generale Charles de Gaulle che, in seguito a questo affronto, cercherà di condurre le fasi di riassetto del dopoguerra, in maniera piuttosto autonoma.

A Yalta vennero raggiunti parecchi accordi e venne dichiarata l’Europa libera, con l’invito a tutte le nazioni ad indire libere elezioni. Tra gli accordi, il più importante, riguardò la Germania; venne stabilito che fosse divisa in quattro parti e completamente smilitarizzata al fine di garantire un controllo totale degli stati vincitori. A Yalta furono poste le basi per la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, infatti, fu fissata la data ed il luogo dell’assemblea costituente: aprile 1945 a San Francisco. In realtà si dovette aspettare fino al 26 giugno di quell’anno e il 24 ottobre i cinque paesi vincitori (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza) e altri quarantanove paesi firmarono lo statuto. In seguito vi fu un ulteriore incontro, che si sarebbe dovuto svolgere a Berlino, ma che si svolse a Potsdam. Furono prese alcune risoluzioni nuove sulla divisione degli stati, poiché venuto meno il nemico comune, ossia la Germania, le divisioni d’opinione tra i vincitori si resero evidenti. Per la Gran Bretagna era presente il nuovo primo ministro, Attlee. Truman, succeduto a Roosevelt alla presidenza degli Stati Uniti, lanciò un serio ultimatum al Giappone, che quattro giorni dopo la fine della Conferenza, il 6 agosto, si concretizzerà col bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki.

Quale era la situazione dei due maggiori attori del panorama mondiale, USA e URSS, alla fine della guerra?

L’Unione Sovietica usciva dal conflitto praticamente debilitata, aveva subito qualcosa come diciotto milioni di morti e la distruzione, pressoché totale, di molte città importanti. Oltretutto la Germania aveva invaso e devastato completamente la sua parte europea. La forza dell’Unione Sovietica risedeva nell’organizzazione del suo esercito, l’Armata Rossa, che Stalin sapeva gestire con maestria e acume. Stalin impose ai paesi sconfitti, alleati della Germania, un intenso sfruttamento delle risorse dei loro territori. Soprattutto Bulgaria, Romania ed Ungheria, furono costrette a cedere all’URSS materie prime, prodotti agricoli, macchinari e la quasi totalità delle loro risorse monetarie, oltre alla forza lavoro. Intere industrie meccaniche di queste nazioni, appartenute al controllo della Germania, vennero smantellate e ricostruite in territorio sovietico. Così nel 1947 in tutti i paesi sconfitti, oltre che in Polonia, furono messi al potere governi filosovietici. Nel 1949 con il patto denominato COMECON, che doveva essere un’assicurazione d’aiuto economico tra i paesi del blocco sovietico, l’URSS si assicurò la possibilità d’imporre ai paesi sottoposti i processi produttivi che riteneva più utili e complementari a quelli propri, assicurandosi il controllo delle economie di tutti i paesi nella sua orbita. Questo patto era una specie di contromanovra al Piano Marshall; quest’ultimo, cercava di limitare in qualche modo l’espansione sovietica ed era la punta di diamante del piano economico della “dottrina di Truman”.

Sempre nel 1947, Stalin convocò in Polonia un’assemblea dei vari partiti comunisti d’Europa, tra cui anche il Partito Comunista Italiano, da cui nacque l’organizzazione denominata Cominform, che serviva a coordinare i partiti, comunisti e laburisti, in chiave anti americana. L’Unione Sovietica grazie a queste manovre staliniste, riuscì in breve tempo a riconquistare una florida economia, seconda solo a quella statunitense. Nel 1955 la Germania Ovest venne affiliata alla NATO e in risposta a quest’ingresso, Nikita Krusciov, subentrato a Stalin nella segreteria del Partito, si fece promotore del Patto di Varsavia che legava militarmente le nazioni già assoggettate dal punto di vista economico. Nel 1956 in Ungheria vi fu una ribellione a questo Patto, ma l’Armata Rossa la represse in breve tempo. Quindi l’Unione Sovietica dal 1955 in poi ebbe formalmente il controllo politico, economico e militare di tutte le nazioni dell’Est Europa.

Gli Stati Uniti erano usciti dalla seconda guerra mondiale da veri trionfatori; non solo erano stati esenti da combattimenti e bombardamenti sul proprio territorio, ma avevano anche rafforzato la propria economia. L’industria bellica statunitense infatti aveva fatto da motore trainante per tutte le produzioni industriali collaterali, si era quindi avuto un boom dell’economia e gli Stati Uniti possedevano, da soli, due terzi delle riserve aure mondiali. Questo era anche dovuto alla Conferenza di Bretton Woods che, nel 1944 a guerra in corso, aveva stabilito che il dollaro USA fosse la moneta di riferimento per il cambio di valuta e aveva visto la creazione del Fondo Monetario Internazionale, volto a dare stabilità monetaria agli stati aderenti; ancora fresco era il ricordo della crisi del ’29 e della grande depressione che ne era seguita. La politica degli States era incentrata sulla libertà di commercio e globalizzazione che era contenuta nel Piano Marshall. Questo Piano si proponeva di fornire aiuto economico, con prestiti a basso interesse o addirittura a fondo perduto, forniture di materie prime, generi alimentari, macchinari e tecnologie moderne agli stati europei allineati al blocco americano. Quest’erogazione di capitali, ovviamente, legava i vari stati europei ad una dipendenza economica, ma anche psicologica, agli Stati Uniti. La supremazia americana nei confronti degli stati alleati europei, si concretizzò nel 1949 col Patto Atlantico di cui la NATO divenne il braccio armato.

Quindi, come avevo accennato prima, nel 1955 si trovano contrapposti il Patto di Varsavia, per il blocco sovietico e la NATO per quello statunitense: era scesa la cosiddetta “cortina di ferro”. La predominanza militare statunitense si era in passato manifestata soprattutto per il possesso della bomba atomica, ma dal 1949 anche l’Unione Sovietica era entrata in possesso di tale ordigno. Questo provocò nei paesi occidentali una seconda ondata di Red Scare, Paura Rossa (dopo quella del 1917-20). Gli States erano già dall’anno precedente, 1948, preda del Maccartismo e questo riarmo sovietico aggiunto allo scoppio della guerra di Corea, generarono un vero panico di massa fomentato dal governo americano. Il mondo era disseminato di spie di entrambi gli schieramenti e il furto di tecnologia divenne una delle attività più redditizie. Gli USA nel 1952 ottennero una bomba eccezionalmente potente, la Bomba H, l’ordigno all’idrogeno, mille volte più potente dell’atomica. Sembrava che la supremazia USA fosse riconquistata, ma pochi mesi dopo anche i sovietici ebbero la stessa bomba, l’equilibrio era ristabilito.

La situazione tra le due superpotenze era quasi paradossale; entrambe avevano raggiunto una tecnologia tale da poter annientare l’avversario con un solo atto bellico, ma entrambe erano consapevoli che non avrebbero mai osato ardire la prima mossa. L’opinione pubblica non era di quest’avviso e la paura che abbiamo avuto tutti, in quegli anni, era che s’incrinasse l’equilibrio e di noi non rimanesse che un mucchietto di cenere fumante.

La corsa agli armamenti non era il solo campo dove le due potenze si sfidavano, anche lo spazio siderale si rivelò un campo di battaglia non cruento. Cominciarono i sovietici col lancio di un satellite, lo Sputnik, nel 1957. Gli americani risposero l’anno dopo con l’Explorer. Questo significava che entrambe le potenze sarebbero state in grado di colpire l’avversario dal proprio territorio con missili nucleari, dato che avevano la tecnologia per inviare satelliti nello spazio. Sempre nel ’57 con lo Sputnik II i sovietici avevano inviato nello spazio il primo essere vivente, la cagnetta Laika e nel ’61, il primo uomo, con la navicella Vostok 1, Iurij Gagarin. Le missioni spaziali si succedettero con intensità crescente fino alla conquista della Luna da parte dell’Apollo 11 nel 1968 (lo vidi in diretta), poi pressoché immutate fino ai primi anni ’70 quando persero d’interesse, dati gli alti costi e lo scarso ritorno scientifico. Le missioni mutarono allora i contenuti e si rivolsero non più alla Luna ma ad esperimenti scientifici in assenza di gravità e di atmosfera.

Nel corso degli anni di Guerra Fredda due furono gli episodi che più fecero temere lo scoppio di un conflitto epocale: la Guerra di Corea, come avevo accennato, e il tentativo d’istallazione di missili sovietici a Cuba. La Corea era sta divisa, fin dal 1945 all’altezza del 38° parallelo, in due zone Nord e Sud, la prima sotto influenza sovietica, la seconda sotto quella Giapponese, vale a dire statunitense. Nel 1950 la Corea del Nord, armata dai sovietici e dai cinesi di Mao, invase i territori del Sud. Troppo lungo sarebbe il racconto della guerra, dico soltanto che l’ONU rispose quasi subito alla provocazione, inviando il famigerato generale Mac Arthur. La guerra si protrasse per tre anni e alla fine si contarono centinaia di migliaia di soldati morti, ma addirittura un milione e mezzo di vittime civili. Comunque l’URSS non intervenne militarmente nel conflitto, creando così una frattura con la Cina maoista, che invece aveva richiesto il suo intervento. Il diniego di Stalin alla richiesta di Mao, probabilmente, salvò il mondo dallo scontro tra le due superpotenze. E’ opportuno ricordare che anche la Cina era divisa in due parti; da un lato la Repubblica Popolare Cinese, con a capo Mao Zedong (o Tse-tung), dall’altra parte vi era la Cina Nazionalista (Taiwan), che era filo-occidentale.

Per quanto riguarda i missili cubani, essi furono scoperti il 14 ottobre del 1962 da un ricognitore statunitense U2, che sorvolava l’Isola di Cuba. La crisi si aprì il giorno dopo e venne risolta, nel giro di tredici giorni, dall’allora presidente J.F. Kennedy e da Krusciov che, in cambio della smilitarizzazione di Cuba, ottenne il ritiro dei missili Jupiter che erano istallati in Italia ed in Turchia.

Nel mondo dopo la seconda guerra mondiale si erano avuti moltissimi moti di rivolta nei paesi che avevano una dominazione coloniale. Tra il 1947 ed il 1962 si affrancarono dal dominio degli ex imperi coloniali moltissime nazioni che, o erano ex colonie italiane, tedesche, giapponesi e dunque rivendicavano la libertà, dato che i loro colonizzatori erano stati sconfitti, oppure erano colonie degli stati vincitori, che avevano fornito contingenti di uomini alla causa dei loro occupanti e ora richiedevano la giusta mercede, la libertà. Non sempre queste richieste vennero accolte con favore. La Francia che aveva colonizzato il Vietnam, si oppose alla formazione di uno stato autonomo. Ebbe così inizio una guerra che, nel 1954, vide la sconfitta dei transalpini. Ma nel ’62, la Conferenza di Ginevra, stabilì che l’Indocina dovesse essere divisa in singoli stati, Laos, Cambogia, Vietnam del Nord (d’influenza comunista) e Vietnam del Sud (sotto il controllo occidentale). Questa divisione del 17° parallelo, non andava bene ai viet-cong del sud, i quali si ribellarono al controllo americano. I viet-cong ricevevano aiuti dal Vietnam del Nord, allora gli USA furono “costretti” ad intervenire in difesa del governo del Sud. Così dal 1964 ebbe inizio la Guerra del Vietnam, che vide gli Stati Uniti ritirarsi materialmente, ma anche moralmente, sconfitti, nel 1975 quando i viet-cong conquistarono Saigon e il Vietnam si riunificò con capitale Hanoi. Gli Stati Uniti per la prima volta persero una guerra, sul piano militare, certo, ma soprattutto sul piano politico. Il Vietnam aveva ricevuto aiuti dalla Cina, dai sovietici e anche dalla Cambogia che aveva fatto combattere i famosi Khmer Rossi.

L’India attraverso la non violenta azione del mahatma Gandhi ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1947; anche se vi furono sanguinosi scontri intestini, che portarono alla creazione dello stato musulmano del Pakistan.

Un'altra grande questione nasceva nel 1948, la questione palestinese. Infatti, in quell’anno fu fondato lo Stato d’Israele, con criteri talmente assurdi che ne vediamo tuttora le conseguenze. Si trattò di una specie di risarcimento per quanto fatto dai nazi-fascisti al popolo ebraico, così i superstiti della shoah potevano riparare in una presunta patria.

Come detto in precedenza, onde evitare che si ricreassero le condizioni per una nuova guerra mondiale, la Germania era stata divisa in quattro zone d’influenza: francese, inglese, sovietica e statunitense. Ovviamente con la divisione del mondo tra le due superpotenze le zone della Germania erano diventate due, Occidentale e Orientale. I sovietici avevano iniziato una ricostruzione secondo i loro schemi, gli altri tre paesi secondo il Piano Marshall, facendo in modo che la Germania Ovest, divenisse il baluardo dell’Occidente contro il mondo comunista. Dato che la povertà dei tedeschi era ormai insostenibile ed il popolo era alla fame, in Germania fu introdotto il Nuovo Marco. Questo non piacque all’URSS e le truppe dell’Armata Rossa, nel ’48, bloccarono Berlino. Gli occidentali crearono un ponte aereo per rifornire i berlinesi, poi dopo quasi un anno i sovietici si convinsero che non era il caso di andare oltre e crearono la Repubblica Democratica Tedesca. Ad Occidente fu creata la Repubblica Federale Tedesca e visto che quest’ultima godeva di un benessere molto superiore all’altra, gli anni cinquanta del secolo passato videro un continuo migrare dalla parte comunista a quella capitalista. Dato che questi profughi che scappavano erano in larga parte giovani laureati, tecnici, ingegneri e così via, la situazione economica della parte Est si aggravava, per porre rimedio a questa fuga di cervelli e non solo, nel 1961 fu eretto il famoso muro di Berlino.

In URSS, dal 1965 in poi non vi erano stati grossi cambiamenti e per circa un ventennio l’economia rimase stabile, anche se il blocco di Berlino, aveva fatto perdere ai sovietici credibilità e simpatia in tutto il mondo. Nel 1985 fu eletto segretario del Partito Mikhail Gorbaciov (poi presidente dal 1988), il quale da subito cominciò un’operazione di rinnovamento delle obsolete strutture dirigistiche dei vecchi burocrati del potere sovietico. Questa ristrutturazione (in russo Perestrojka) agiva su più livelli, trasparenza, accelerazione economica e trasformazione del sistema consolidato. Se sulla politica estera i cambiamenti di Gorbaciov ebbero sicuramente un impatto positivo, non si può dire altrettanto per quanto riguarda le condizioni di vita all’interno dell’URSS; infatti, la mancanza di strutture giuridiche appropriate in grado di garantire un adeguato controllo sulla proprietà e sulla regolarità dei contratti, la corruzione imperante, la micro delinquenza, la emergente mafia russa, erano tutti freni al libero commercio. Lo smantellamento delle strutture statali, senza un’adeguata pianificazione economica interna, portarono l’Unione Sovietica nel caos in brevissimo tempo. Ancora oggi, in molti paesi indipendenti si rimpiange il regime comunista che se non dava libertà di parola, almeno dava da mangiare, istruzione e sanità, pubbliche. D’altronde la politica della guerra fredda aveva raggiunto dei costi insostenibili per il blocco sovietico e la politica del disarmo, portata avanti da Gorbaciov, dette subito i suoi frutti. Egli divenne il simbolo della pacificazione tra Oriente ed Occidente, tanto che vinse il Nobel per la Pace nel 1990. Questi cambiamenti della politica sovietica, smossero gli animi di molti paesi appartenenti al blocco comunista. In Polonia, ad esempio, il sindacato Solidarnosc, organizzazione segreta poi trasformata in partito, nel 1989 andò al governo. Gli abitanti della Germania Est avevano nel frattempo trovato un modo di evadere recandosi nelle ambasciate della Germania Ovest, a Praga, Budapest e Varsavia. Ma la mossa decisiva stava arrivando dall’Ungheria: si sparse la voce che sarebbe stata abbattuta la frontiera con l’Austria. Migliaia di tedeschi dell’Est si precipitarono al confine e, il 10 settembre, la frontiera fu aperta. A Berlino la situazione si fece insostenibile per il governo della Germania Democratica e quando la popolazione decise che il muro andava abbattuto, i soldati di guardia furono ritirati e la gente poté, scavalcando il muro, riabbracciare i parenti e gli amici che non vedeva da trentotto anni. Le condizioni economiche della Germania Est erano più che precarie, s’imponeva quindi una riunificazione delle due metà. Per far ciò, nell’ottobre del ’90, la Germania Est si sciolse ed i suoi possedimenti furono inglobati dalla Germania Federale.

Adesso che era esploso il blocco comunista in tutti i paesi dell’orbita sovietica si crearono movimenti rivoluzionari tendenti a rovesciare i governi autoritari imposti dai sovietici, che avevano in tutti i modi osteggiato la Perestrojka. Si trattava in particolare di Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria. In Cecoslovacchia il regime fu rovesciato in maniera non cruenta ed il capo dei contestatori Havel divenne presidente. Ben diverso fu il caso rumeno che vide l’uccisione del dittatore Ceausescu e di sua moglie, fucilati pubblicamente. Mentre in Bulgaria i ribelli portarono il presidente Zikov a dare le dimissioni.

Il 26 dicembre del 1991, con un referendum popolare, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche si sciolse ufficialmente. Le nazioni che la componevano sono oggi tutte indipendenti, ma dovranno passare molti anni perché diventino autonome economicamente, infatti, la promessa libertà di mercato ha trovato, questi paesi, impossibilitati ad esportare le proprie produzioni, di livello assai inferiore a quelle occidentali e quindi, costretti ad importare beni, a chiudere le fabbriche obsolete e mandare per la strada migliaia di lavoratori. La forbice del reddito si è allargata e chi era un ex dirigente del partito o un delinquente si è arricchito in maniera spropositata, mentre il popolo patisce la fame, l’ignoranza e le malattie.


Orlando Ciampini

 

         (1)     A questo proposito Mussolini ebbe a dire, rivolto alle truppe: "So che siete dei buoni padri di famiglia; questo va bene a casa, ma non qui. Qui non sarete mai abbastanza ladri, assassini, stupratori" (questo era il fascismo). Considerando le atrocità commesse in Slovenia, Dalmazia e, soprattutto, in Montenegro da parte delle truppe italiane, non mi meraviglio che, nonostante l’impegno delle due nostre Divisioni partigiane, Italia e Garibaldi, l’odio degli slavi nei nostri confronti sia sfociato nei tristi episodi delle foibe. Gli italiani, guidati dal generale Roatta sfruttarono l’odio, che i Cattolici Croati ed i Serbi Ortodossi avevano per i comunisti, per utilizzarli in operazioni di tremenda repressione, in una fratricida carneficina.



domenica 1 aprile 2012

Sempre peggio

Devo ammettere che riesco ancora a stupirmi, nonostante tutto. Questo servizio delle Iene è veramente disarmante, non tanto per il sacerdote malato di mente che segue i suoi istinti viscerali, ma quanto per i suoi superiori, vescovo in primis, che non l'hanno ancora rimosso, seppure vi siano state miriadi di denuncie. Poi, siamo onesti, se ne sono venute a conoscenza Le Iene, possibile che la cosa non abbia avuto risonanza a livello delle gerarchie ecclesiastiche. Certo, sappiamo di certi festini in diocesi, avvenuti pochi anni fa e subito insabbiati da tutta la stampa. Mi riferisco alla diocesi di Firenze, ma sicuramente altre sedi vescovili non sono immuni da orgiastiche manifestazioni, più legate al culto di Bacco e di Priapo, che a quello di Cristo.
Bello sarà quel giorno in cui tutte le chiese, le moschee, le sinagoghe ecc, diverranno musei e la religione rientrarà, di dovere, nel campo della mitologia insieme agli dei greci e romani.


Le iene-il prete con il chiodo fisso di skorpion-05

mercoledì 21 marzo 2012

Ora prono..bis


(Liberamente modificata da Nonciclopedia)

Vania Lucia Gaito da anni si occupa di questo argomento sul suo blog, Viaggio nel silenzio.
Il silenzio c'è... ed è enorme. La notizia  della condanna di un sacerdote, a 15 anni e 4 mesi di reclusione, è stata occultata da tutti i media. Siamo in una vaticanocrazia spudorata, questi porci si sentono immuni all'ombra della croce. "il vescovo aveva confessato che, sebbene almeno dieci persone si fossero rivolte a lui per segnalare «comportamenti anomali» di don Ruggero Conti, non aveva mai preso alcun provvedimento nei confronti del parroco". Sono conniventi, si coprono l'uno con l'altro, forse perchè di questo delittto, chi più chi meno, si sono macchiati tutti? Cosa avviene nei seminari? Si può ipotizzare che questi preti siano stati giovani seminaristi, a loro volta "molestati" dai loro insegnanti? Vi sembra lecito tenere un adolescente separato dall'altro sesso e, per giunta, abusare di lui? Per la Chiesa Cattolica Apostolica è tutto normale. Aboliamo i seminari e il celibato dei preti. Ma prima aboliamo l'ottopermille, forse se devono guadagnarsi da vivere avranno altro da pensare che al culo dei bambini.
Come amo dire spesso: "Non tutti i preti sono pedofili, ma perchè rischiare?"
Tenete i figli a casa, per il loro bene.

Viaggio nel silenzio da seguire con attenzione.

lunedì 12 marzo 2012

Attenti all'OVO

Quattro anni fa, in un altro contesto, mettevo in guardia i lettori di un pericolo imminente: la controcultura di destra.
Questa si sarebbe manifestata attraverso il presunto guru di Berlusconi, Antonio Meneghetti.
Il personaggio in questione è un cosiddetto santone che ha messo a punto un suo particolare pensiero.
Quì di fianco c'è la foto con cui avvisavo del futuro arrivo di Ovopedia.
Ora a distanza di anni è arrivata davvero.
Me la sono ritrovata, zitta,zitta, sui contenuti internet del mio televisore.
Eppure il progetto sembrava naufragato, per debiti, prima di cominciare.
Poco tempo fa ho saputo che aveva cinque milioni di debiti già nel 2009.
Evidentemente i soldi dei contribuenti hanno sanato anche questo progetto di Berlusconi e Dell'Utri (sì, c'è anche il salvato in corner).
Quindi non mi perdo in chiacchiere, vi posto un link dove troverete maggiori ragguagli.
Pensate che per vent'anni siamo stati governati da un tizio che pensa che nel nostro cervello si annidino gli UFO.
Ci mancava anche questa...!


Leggete attentamente. Ne vale la pena.

lunedì 5 marzo 2012

Abortite!

Cosa stà succedendo nel ramo invalidi? Tutti i giorni ci martellano con la scoperta di nuovi falsi invalidi. Benissimo, devono essere puniti e i medici che li spalleggiano devono essere radiati dall'ordine. Però non è detto che  un invalido che ha delle attività motorie, sia un truffatore. Io, ad esempio, ci sono giorni in cui mi sento meglio e posso fare determinate cose che quando sto peggio non posso fare; certo non posso avere una costante attività lavorativa. Ma il problema è che si fà passare il messaggio che gli invalidi, quelli veri,  sono un peso per la società. Il che è vero, ma una società civile si distingue dall'attenzione che ha per i vecchi ed i malati. Oppure, per far quadrare il bilancio dello stato, tutti noi disabili e invalidi civili, dobbiamo fare una bella gita sul monte Taigeto a Sparta?
P. Brueghel: Gli storpi. 1568. Olio su tavola.
Parigi, Musée du Louvre.
Ricordo che l'assegno per gli inv. civ. dal 74% al 99%, è di circa 260,00 euro mensili. A patto che non si superino i 4.400,00 euro circa di altri introiti. Quindi, se ti va bene, tu disabile devi campare al massimo con 7.800,00 eurini annuali. Non male, se pensi che c'è chi prende dallo stato, più di 600.000,00 euro l'anno.
Invito tutti i fututri genitori, che hanno la consapevolezza di mettere al mondo un figlio disabile, a minacciare di voler abortire. Come reagirà il mondo cattolico, sempre attento ai nascituri e così distratto coi nati?


Sito del Movimento di Rinnovamento Democratico

domenica 4 marzo 2012

Post squinternato

Sfogo notturno di un depresso cronico, che vive in un mondo di merda, governato da gente di merda.

Il mio attuale stato mentale

Da una lettera ad un'amica:

"Hai ragione! Il momento che viviamo è frustrante.

Anche se hai molti anni meno di me, sei nata anche tu in un periodo in cui
tutto sembrava possibile. Lo spirito del dopoguerra ed i miti del '68 ci hanno
accompagnato per lunghi anni. Chi avrebbe pensato allora in un imbarbarimento
della società? Io credevo che il progresso verso un mondo più giusto e verso il
welfare state, fosse inarrestabile. Si, esistevano frange reazionarie, ma erano
minoritarie. Invece, come ti guardi intorno, vedi intolleranza, egoismo e menefreghismo.
Mai avrei pensato al precariato, ai giovani che emigrano, alla gioventù di Casa Pound,
alla cementificazione selvaggia che aumenta, al riscaldamento globale, ecc.
Questo clima, come hai detto tu, stà facendo impazzire il mondo. Anch'io non ne sono
esente; provo a volte sentimenti di rabbia incontrollata di cui poi, a freddo, mi vergogno."

Ho cambiato idea su Monti!

Non so se a tutti fa lo stesso effetto, ma io mi sento impotente, inadeguato al momento storico. Capisco che con la scusa della crisi, dello Spread e seghe varie, ci stanno fottendo i diritti per cui le generazioni precedenti, anche la mia, hanno sputato sangue. Stanno calpestando i nostri diritti fondamentali.
Il governo se ne esce con frasi del tipo: "Ascoltiamo tutti, ma facciamo come diciamo noi!" Allora ti meravigli se un cristiano s'incazza e dice: "Se mi prendete per il culo, vi spacco la vostra bella faccia di merda!"
"Diminuiamo il tetto dei manager pubblici, lo portiamo a 300.000 euro l'anno." Ma vi tira il culo? Siete scemi o cosa? Quando ad un dipendente pubblico (manager sto' cazzo!), parlamentare, pensionato, ecc. gli hai dato 2.500,00 euro al mese, è grasso che cola. I ministri del governo tecnico hanno dei redditi che ci potresti comprare Marchionne; dice: " Ma quella fa l'avvocato! Se li guadagna, paga 4 milioni di tasse, gliene rimangono 3 milioni soli" . Ma io prendo un badile e finchè non li ha cacciati tutti gli dò giù, poi sfamo il terzo mondo! MI SONO ROTTO I COGLIONI. Ragazzi andate a prendere i soldi dove ci sono. Il governo non ascolta nessuno? Benissimo! Non ascoltate il governo! Valsusini passate alle maniere forti, loro costruiscono, voi minate i piloni o quel che cazzo sono. Contro la MAFIA delle costruzioni, non c'è altro rimedio. Se aspettiamo Bersani e soci, possiamo morire d'amianto e fame. Hanno dato l'encomio alla "pecorella"? Cosa ha fatto di speciale? Non ha rotto la testa al ragazzo? Certo in mezzo a quel branco di nazi-fascisti, trovarne uno che fà il suo dovere non è facile. Non ho mai capito la cazzata di Pasolini, quando diceva che gli studenti che protestavano erano figli dei borghesi, mentre i poliziotti che li contrastavano erano i figli del popolo.
Ma quei figli di borghesi, lottavano affinchè anche i figli dei popolani poliziotti, potessero studiare. Quando i NO TAV lottano per la salute della valle, difendono anche la salute dei figli dei poliziotti. CAZZO!!!
Io ribadisco che ODIO Berlusconi e che se muore mentre sto scrivendo, brindo per tre giorni (sempre che non resusciti), però anche questo modo di fare del governo Monti mi fà uscire di senno.
Siamo passati dal governo delle puttane al governo delle puttanate. Di Pietro ha chiesto una moratoria sulla TAV, perchè non l'ascoltano? Forse perchè le ditte che fanno i lavori sono le stesse del ponte di messina?
C'è la crisi? Cosa facciamo? Regaliamo miliardi alla mafia. Meno male che hanno bocciato la cazzata delle Olimpiadi. Speriamo fermino anche l'Espò di Milano, altri sodi rubati.
Se vogliamo che il paese cresca, diamo degli stipendi decenti e aboliamo il precariato. Se la gente ha i soldi, compra, sennò s'attacca. Ma poi siamo sicuri che il PIL deve crescere? Io non sono un'economista, ma 'stà storia del PIL non mi va giù, sento un bruciorino al culo quando lo pronuncio.
Ribadisco che solo la FIOM e la sinistra vera, quella che è fuori dal parlamento, ci possono portare a ridisegnare l'aspetto sociale distrutto dai socialisti e da Dalema, prima, e da Berlusconi, poi.
Vi assicuro che io non posso fare male a nessuno, ma se propongono il porconano per il Quirinale, DIVENTO VIOLENTO.

Forza NO TAV!

venerdì 24 febbraio 2012

Ancora Bastabugie

Duro colpo per Roberto Giacobbo, il Graal è stato ritrovato. Ora gli rimangono solo gli alieni e i fantasmi, poichè tutta la storia della Maddalena, i Templari, l'abate Saunnier, Rennes le Chateau, Leonardo e la sua ultima cena, vanno a puttane. Col sicuro ritrovamento del Santo Graal, finisce anche una larga parte della letteratura contemporanea, Dan Brown e soci sono a spasso.Sito della assoluta verità, qui potrete trovare la risposta alla domanda che ognuno di noi si fa la mattina: "Dove cazzo hanno messo il Graal?"





Giacobbo, se non erro, ricopre la carica che ricopriva il giornalista di cui parlavo nel post precedente: vicedirettore di RAI 2.
Voglio richiamare alla vostra memoria chi è questo grande del giornalismo (clicca), di cui tutti ricorderete la performance del "Perchè?"  Questi sono i  veri cattolici, quindi, non vi meravigliate se io sono uno sporco comunista mangiapreti.

giovedì 23 febbraio 2012

Tutti al rogo!

Ho un amico creazionista. L'ho scoperto poco tempo fa. Data la stima che ho (forse avevo) per questa persona, ho voluto approfondire la questione; non ci sono riuscito! Ho iniziato con una attenta lettura, ho proseguito con una scorsa veloce, ho smesso dai conati. Su cosa mi sono documentato? Su alcuni bellissimi siti, di estremismo cattolico, che erano lincati sul suo profilo Facebook. Posso capire che la teoria di Darwin sia superata, che possa essere rivista alla luce delle nuove scoperte, tutto si perfeziona velocemente. Ma le farneticanti tesi antievoluzioniste che ho trovato qua e la, mi hanno fatto rizzare i capelli. Sembra di essere tornati al tempo di Galileo. Non sarei meravigliato che, da un giorno all'altro, questi geniali scienziati del nulla, ci dicessero che gli uomini hanno una costola in meno e che per anni un complotto comunista ha voluto equiparare le costole maschili a quelle delle donne, per far dispetto a Cristo. Non contatele, è un fatto di fede, se ne sentite un numero pari, vuol dire che il demonio si è impossessato di voi. Tra le cose simpatiche che ho trovato c'è la signora Rosa Alberoni, di cui si parla diffusamente in questo OTTIMO blog: http://spaghettovolante.wordpress.com/2008/09/10/gigi-rosa-mauro-e-renato-cronache-dalla-terra-piatta/


  Rosa Giannetta Alberoni-Creazionista
In effetti nessuna scimmia vorrebbe
avere una discendente così!

Poi vi propongo questo bel gioiellino sulla genetica mendeliana:
Girellate per questo blog, guardatelo bene, pensate che c'è chi ci crede,
compreso un tristemente noto giornalista che, per fortuna, non si vede più in televisione. Andate a link dei siti amici, c'è da aver paura.

Inoltre vi consiglio quest'articolo, stavolta serio, proposto da MicroMega:

Se poi avete voglia di ridere:





A proposito: l'uomo è stato creato alle ore 9,00 del 23 ottobre 4004 a.C.
Questo è quello che dice la Bibbia, secondo i calcoli di un vescovo anglicano di nome James Ussher, vissuto nel XVII secolo. C'è ancora chi ci crede e, a quanto pare, non sono pochi.

sabato 18 febbraio 2012

Grande!

Oggi, mi sono accorto d'essere entrato nell'Olimpo di quelli che danno fastidio.
Hanno censurato un mio vecchio post. Cazzo, sono felice!!!
Si tratta di un fotomontaggio fatto da me sul papa ed il cardinal Ruini.
Io l'ho rimesso al suo posto, voglio vedere se chiuderanno il blog.
Hanno tolto la foto, così, senza nemmeno segnalarmelo.
Chissà da quanto tempo è stata rimossa? Boh!
Ragazzi, puoi parlare male di tutto, tranne del Vaticano.
Dato che proprio del papa e accoliti mi piace parlare, colgo l'occasione per dire la mia : Non me ne importa molto se la Chiesa paga l'ICI-IMU, oddio meglio di niente. Il problema è che la paga coi nostri soldi! Leviamo l'ottopermille, poi l'ICI non la pagheranno più, perchè saranno costretti a vendere gli immobili. Basta scuole private per la formazione di neo fascisti, basta pii alberghi milionari, seminari ricettacoli di pedofili, ecc.ecc.
Il Vaticano è uno stato straniero. Perchè dobbiamo pagare noi italiani, quando il nostro popolo combatte per mettere insieme il pranzo e la cena? Poi: fuori i preti dagli ospedali, li paghiamo noi, circa 1.600,00 euro mensili a prete, più i contributi. A me, quando sono stato ricoverato, mi rompevano assai i coglioni. Per quale motivo, devo pagare lo stipendio, ad un tizio che mi da più fastidio della piorrea?

Guardate il post censurato e ripristinato
http://aventitreore.blogspot.com/2010/03/pacs-in-terram.html

venerdì 10 febbraio 2012

Evviva il comunismo e la libertà

Quello che segue è un brevissimo estratto dall'ultimo comunicato del nPCI. Molti non sanno nemmeno che esistono organizzazioni, perfettamente LEGALI, che sono costrette ad agire in modo quasi clandestino, perchè sono invise al potere, mentre altre organizzazioni, ANTICOSTITUZIONALI , godono dell'appoggio delle forze politiche e delle Forze dell'Ordine. Ricordiamo a tutti che l'apologia del fascismo è reato, mentre essere comunisti è lecito e, aggiungo, in questo momento più che mai, doveroso.


La salvezza non ci verrà dal governo Monti né da altri governi emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e succubi alle istituzioni del sistema imperialista mondiale! Sono le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari, i lavoratori dipendenti dai capitalisti, i lavoratori del settore pubblico e altri lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi (Movimento dei Forconi e simili), i disoccupati, gli studenti, gli immigrati, le casalinghe e i pensionati che organizzati possono costituire un governo d’emergenza e con esso far fronte subito agli effetti più gravi delle manovre della borghesia e del clero e avviare la soluzione della crisi!


Che la manifestazione di sabato 18 febbraio sia un altro passo
avanti sulla via della costituzione del Governo di Blocco Popolare!




A fianco trovate un banner su cui cliccare per dare un contributo di 5 € alla FIOM che, insieme alle altre organizzazioni della sinistra, ci può traghettare fuori da questo mare di merda catto-capitalista.

mercoledì 8 febbraio 2012

Roberto il pio

Che bel Popolo dell'Amore


Daniele mi segnala un simpatico articolo, del Vascello di Cremona, che contribuisce notevolmente ad incrementare l'aggressione, alle pareti gastriche, da parte dell'ulcera. Sì, perchè ogni giorno siamo sottoposti al disvelamento delle vergogne della "Casta"; cosicchè la rabbia si trasforma in mal di stomaco e, il mal di stomaco, si trasforma in mal di pancia e, quest'ultimo, in rabbia...e ricomincia il giro, a danno dei visceri.
Leggendo quest'articolo, siete autorizzati a incazzarvi nella forma che ritenete più adatta allo scopo. Se poi domani, per strada, incontrate Formigoni e decidete d'esternargli, a legnate, il vostro apprezzamento per il lavoro svolto, non date la colpa a me che vi ho messo al corrente. Ma mentre vi lavorate l'amico, pensate che è un uomo di Chiesa, un Ciellino di quelli devoti; nel frattempo pensate quante cose a favore dei cittadini, a basso reddito, si potevano fare con quei soldi. Quindi concluderete dicendo, come diciamo a Siena: "Accidenti a quelle che so' andate di fori!"
Ah! Dimenticavo! Nel porcaio del nostro amico in odor di santità, c'è naturalmente l'Impregilo, che è di Caltagirone (che bel nome da Padrino), il quale è il padre di Azzurra Caltagirone (free-press), che a sua volta è la moglie del bel Pierferdinando Casini. Poi ci sarebbe anche implicata la Lega, ma i leghisti, non c'entrano mai (a sentir loro). E la Thyssenkrupp, vi dice niente?

Quanto sopporteremo ancora ?


Ecco il 'Pirellone bis', costa 570 milioni

Formigoni ha un eliporto e la foresteria

Il governatore ha a disposizione due piani: per arredare l'ufficio e l'appartamento sono stati spesi 127mila euro. Un tavolo da 11mila euro e un sofà da oltre 4mila

Davide Carlucci , intraprendente giornalista di "Repubblica" ha portato alla luce le spese del governatore Roberto Formigoi per la sede milanese: il Pirellone bis , è saltato fuori, è costato la cifra di ben 570 milioni. Il Celeste, così chiamato perchè ama dominare dall'alto, emulato dai suoi discendenti, il presidente della Provincia di Cremona ad esempio, si è concesso una scrivania da 11 mila euro, e nel complesso ha speso 127 mila euro per arredare i due piani a sua disposizione. Insomma, il Pirellone is è una delle più ragguardevoli spese della casta.Nel complesso: 571,4 milioni di euro per realizzare il grattacielo del Pirellone bis, sede della giunta regionale, e un complesso di edifici - in via Pola, Rosellini e Taramelli - per tutte le società o agenzie di emanazione dell’ente locale. Il Pirellone bis è alto 161 metri. I suoi 39 piani si raggiungono con un ascensore ultratecnologico che viaggia alla velocità di sette metri al secondo. È costato 383 milioni di euro. Una cifra molto diversa da quella stabilita nella gara d’appalto - 234 milioni di euro più 90 per i costi di superficie pagati al Comune - e ancor più distante da quella propagandata (175 milioni di euro) dallo staff del presidente Roberto Formigoni. “È la sindrome del Faraone - accusa Stefano Zamponi, dell’Italia dei valori ”. Il governatore ha a disposizione un eliporto per i suoi spostamenti in elicottero. E due piani, collegati tra loro da una scala interna.

GLI ALLESTIMENTI - Allestimenti interni, arredi e forniture sono costati, in tutto, 42,8 milioni di euro. Arredare l’ufficio e la foresteria del presidente ha avuto un costo (parziale) di 127mila euro. Sono serviti ad acquistare pezzi come i tre pouff con struttura portante in acciaio cromato lucido, i due divani con rivestimento sfoderabile in ecopelle (12mila euro), il comodino del letto, con struttura in legno massello di rovere come le nove sedie per la sala da pranzo (seimila euro), le quattro poltrone con fodera in vellutino accoppiato con resinato, il letto matrimoniale con testata in multistrato e rete ortopedica a doghe di faggio curvato a vapore. E poi ancora: le librerie, il tavolo da pranzo, il tavolo “direzionale” del presidente (11.200 euro), l’armadio e ventuno tra poltrone e divani. Per sé e per il suo entourage, Formigoni non si è fatto mancare niente. Neppure le buvette e le cucine, dislocate tra i livelli 12 e 13 — dove si riunisce la giunta — e tra il 34 e il 36. Costo (parziale) della mobilia: 64mila euro. E i tappeti «fabbricati a mano con pelo corto e fitto in lino/lana», 20mila euro.

I MATERIALI - Di ottima qualità i materiali usati per gli arredi speciali. La pedana della sala conferenze, costo 126.388 euro, è rivestita con “pannelli lignei in pavimento vinilico Tatami” ed ha parapetti in acciaio. Abbondante l’impiego di poltrone e divani: alla voce sedute, nel capitolato d’appalto sugli arredi speciali, corrisponde una spesa di un milione e 328mila euro. Sono serviti a comprare, per esempio, 27 divani con “bracciolo a sbalzo” per gli uffici degli assessori e dei sottosegretari (58mila euro): si aggiungono alle 54 poltrone già previste per i maggiorenti della Regione (44mila euro). Altri 270mila euro sono andati alle tende. E 174mila euro per altri “accessori interni”. Dieci milioni di euro, invece, sono andati per l’arredamento dei piani occupati dagli impiegati. Vincitrice dell’appalto è la MioDino di Portogruaro, un marchio tra i più prestigiosi del design veneto. Secondo un’azienda concorrente - che ha presentato (perdendolo) un ricorso al Tar - e alcuni lavoratori rumeni che hanno presentato una denuncia alla procura di Venezia e al tribunale del lavoro, l’appalto è stato vinto giocando al massimo ribasso sul costo della manodopera.

LA SEDE STORICA - l nuovo Pirellone è l’ultimo di una lunga serie di cantieri aperti dalla Regione. Prima gli uffici del governatore e dei suoi assessori erano ospitati nel grattacielo Pirelli, inaugurato nel 1961 e acquistato nel 1978 dalla Regione al prezzo di 52 miliardi di lire, l'equivalente degli attuali 150 milioni di euro. Un edificio di pregio, progettato da Giò Ponti, ferito dall'attacco “kamikaze” del 2002, quando l'imprenditore italosvizzero Luigi Fusaro si scagliò con il suo aereo contro il grattacielo. Per la ristrutturazione servirono 60 milioni di euro, solo in parte (18 milioni) coperti dall’assicurazione. Ma Formigoni non si accontentò di ripristinare l'esistente: volle rifare alla grande il 31esimo piano del vecchio Pirellone, spendendo 5,2 milioni di euro. Ora in quel palazzo ha sede il consiglio regionale. «I consiglieri e i loro collaboratori hanno a disposizione spazi immensi», fa notare Carlo Monguzzi, ex consigliere dei Verdi oggi nel Pd, che ha calcolato anche che «con l’acquisto del complesso di via Pola-Taramelli-Rosellini la Regione aveva già a disposizione 150mila metri calpestabili che in parte non sapeva come usare. Serviva davvero una nuova sede?».

LA REALIZZAZIONE - A dirigere i lavori per il Pirellone bis è Infrastrutture lombarde, società di capitali totalmente controllata dalla Regione, che ha commissionato l’opera e l’ha appaltata a Consorzio Torre, al cui interno è socio maggioritario Impregilo. Gli impianti elettrici sono stati realizzati dalla Sirti spa, subappaltatrice degli ascensori è la Thyssenkrupp. Nell'aprile del 2010 si è aggiudicata l'appalto per i servizi di manutenzione e riparazione degli impianti degli edifici di proprietà della Regione la Carbotermo, società che, nelle elezioni regionali del 2010, ha finanziato con 35mila euro la campagna elettorale del presidente del consiglio regionale Davide Boni, della Lega. Le operazioni di bonifica del cantiere, invece, furono affidate alla So.Ge.Sa., il cui titolare è stato condannato a un anno di carcere per aver gestito in modo irregolare lo smaltimento 9 milioni e 943mila chili di rifiuti speciali non pericolosi tra il 2006 e il 2007. «Faremo appello, è una sentenza ingiusta», annuncia il difensore, l'avvocato Davide Steccanella. Si chiuse con un’archiviazione, invece, l’inchiesta che ipotizzava tangenti per far lievitare i costi dell’appalto.


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mercoledì 25 gennaio 2012

Il Sor Ettore

Da ieri,  il Coro più antico di Siena, l' UNIONE CORALE SENESE, è dedicato a Ettore Bastianini.
Per chi è nato negli anni sessanta, il commendator Bastianini è stato una specie di mito. Tutti a Siena lo conoscevano, era stato un ragazzo di contrada e mio padre, ad esempio, gli dava del tu.  Inoltre fu capitano vittorioso della Pantera. Purtroppo la malattia lo portò via troppo presto; chissà quanto ancora avrebbe potuto dare al melodramma italiano.
A detta di molti, me compreso, quella di Bastianini è stata la più bella voce baritonale di sempre. La capacità di emettere note bronzee come il suono di Sunto (il campanone della Torre del Mangia), alternate a note vellutate come le monture (costumi) di Piazza, ne hanno fatto l'incontrastato signore del suo registro vocale.
Da anni ero convinto che, dedicare la Corale a Bastianini, fosse un dovere da parte nostra. Proprio nella Corale, sotto la direzione del M° Ammannati e di sua moglie Fathima, ebbe inizio la sua meravigliosa carriera. Finalmente, ieri sera, l'assemblea dei soci ha votato all'unanimità per aggiungere il nome di Ettore Bastianini, all'altrettanto glorioso nome dell'Unione Corale Senese.  Un grazie al presidente Klara Mitsova ed ai nipoti del Sor Ettore che  hanno dato il loro assenso. Un bellissimo modo di festeggiare i miei venticinque anni di Corale.

domenica 15 gennaio 2012

Riassunto

Il blog ha compiuto due anni il 2 gennaio.
In questo periodo non l'ho aggiornato assiduamente, un po' perchè, fino al 18, sono molto impegnato e un po' perchè, lasciatemelo dire, senza Berlusconi al governo mi manca l'ispirazione. Che devo dire? Monti me lo mette in culo ugualmente, ma lo fa in modo talmente garbato, che è quasi piacevole.
Comunque, la politica, non si fa mancar niente. Cosentino è stato il più bell'esempio di un parlamento che vive nella sua Versailles, credendo che gli italiani si nutrano di brioches. Sono completamente distaccati dalla realtà, sospesi in una nuvola di presunta impunità. 
Ora è il momento di riportarli a terra. 
Bossi e Maroni si sono ormai scontrati in campo aperto e, a questo proposito, devo dire che da due anni predico, su questo blog, l'incongruenza dell'ideologia leghista che, se da una parte lotta per l'indipendenza, dall'altra vuole essere dipendente, eccome, dai soldi di Roma ladrona.
Il PD è una farsa, l'UDC è un'associazione a delinquere, il FLI conta quanto me, se non meno, Vendola fa dei bei discorsi in pubblico, poi in privato trattava col defunto (grazie al cielo) don Verzè. Ditemi chi resta, se non il bistrattato Di Pietro? Intendiamoci, io con lui ho poco da spartire, ma per ora mi sembra l'unico cavallo su cui puntare. Sarò un qualunquista, un giustizialista, quello che volete; ma l'idea di far piazza pulita di tutti, mi solletica molto. 
So che mi attirerò tutte le ire del caso, ma se dopo il fatto di  Cosentino, qualcuno decidesse di farsi giustizia da solo, sarebbe proprio da condannare?
Se si formassero dei tribunali popolari, che decidessero che i rei vanno puniti, così come chi li protegge, vi sembrerebbe strano?
Questi signori dell'impunità, secondo me, stanno rischiando forte. Non tutti sono moderati come il sottoscritto, che sbraita e non fa niente. L'Italia è piena di persone, che ora vengono chiamati delinquenti, ma che un tempo si sarebbero chiamati patrioti, pronti ad insorgere, qualora la situazione si aggravasse ancora.
Delirio delle cinque e mezzo di mattina? Boh? Chissà?

Quando il popolo s'incazza, son dolori.