"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

giovedì 29 settembre 2011

Ci risiamo coi blog

Ricevo e pubblico. Non so se servirà a qualcosa, ma ormai bisogna provarle tutte. Siamo governati da persone indegne che tentano in tutti i modi di imbavagliarci. Le stesse persone che anno salvato le chiappe al "ministro" (barf!) Romano. Mentre sto scrivendo ascolto il Tg3 dove c'è Quagliariello che stà difendendo il governo, come sempre, con i soliti argomenti, come un mantra: il debito pubblico ereditato, il decreto sullo sviluppo, la persecuzione del premier... Sono stanco di sentire queste cazzate.

Firmate e speriamo che finisca quet'agonia.

Ebbene si', abbiamo un modo per disinnescare il nuovo tentativo di estendere a tutti i "siti informatici" compresi blog e siti amatoriali, la rigida regolamentazione della carta stampata in particolare relativamente all'obbligo di rettifica.
Firma per chiedere ai tuoi deputati di sostenere gli emendamenti che disinnescano il comma "ammazza-blog": www.agoradigitale.org/emendamentisalvablog
L'iter del famoso comma "ammazza-blog" è ripreso assieme a quello del ddl intercettazioni in cui è contenuto e, se approvato, prevederà che qualsiasi persona pubblichi testi in rete, anche in modo amatoriale e per ristrette cerchie di amici, possa ricevere una richiesta di rettifica quando tali contenuti siano ritenuti scomodi da qualcuno. In caso di mancata pubblicazione della rettifica entro due giorni, scatterà una sanzione fino a 12.500 euro. Facile ipotizzare la possibilità di utilizzare in modo intimidatorio tale strumento: qualunque cittadino scriva in rete, non avendo un giornale organizzato con struttura legale disposta a difenderlo, sarà certamente spinto ad accettare richieste di rettifica anche se ritiene di aver scritto fatti reali, attuando cosi' una forma di autocensura per non incorrere nella sanzione.
È fondamentale restare lucidi e assumerci la responsabilità di percorrere tutte le strade che, nel caso di approvazione della legge, quantomeno evitino la desertificazione del web italiano. Cio' è possibile perchè, assieme all'iter sul provvedimento iniziato alla Camera nel luglio 2010 e poi sospeso in seguito alle forti pressioni contrarie, rientrano in gioco anche tutti gli emendamenti che erano stati presentati oltre un anno fa.
Ebbene 26 parlamentari (qui i nomi) di PD (8), Radicali (6), UDC (5), PDL (3), IDV (2) e Gruppo Misto (2) hanno presentato alla Camera ben 7 diversi emedamenti (leggili qui) che in vario modo cercano di limitare ai soli contenuti professionali ed in particolare alle testate registrate la validità del comma incriminato.
Si tratta di un tesoro inestimabile, tanto più per il fatto di avere una caratterizzazione bipartisan. Attorno ad esso abbiamo la possibilità di raccogliere la disponibilità di chi non vuole aggravare l'anomalia informativa italiana.
Qualsiasi parlamentare può, fino al momento della votazione, apporre la sua firma su tutti o solo alcuni di questi emendamenti, se li ritiene condivisibili.
Vogliamo provare a portare gli attuali 26 firmatari verso i 316 della maggioranza necessaria all'approvazione di tali emendamenti alla Camera?
Invieremo a tutti i deputati la richiamesta di modifica assieme a tutte le firme.
Luca Nicotra
Segretario dell'Associazione Agorà Digitale
Tel: (+39) 0668979271



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domenica 25 settembre 2011

S'io son buon begolardo

Confesso a dio nullafacente e a voi fratelli che ho molto, ma molto, peccato. Ho guardato, per ben tre volte, Radio Londra. Conclusione: o io ho bisogno di uno psichiatra, o ferrara non capisce un cazzo. Di tre trasmissioni, che ho visto, ho capito solo  che invitava Berlusconi a scusarsi. Sarebbe come invitare Hitler a offrire una cena riparatoria ai sopravvissuti alla Shoah. Daltra parte, il video che ho trovato sul sito di Libero (sì, sono andato anche lì,altro peccato mortale), ci dà la dimensione esatta dell'uomo Ferrara. Ogni grammo di carne che compone quella massa informe, è pura presunzione. Pascoli diceva: "Queste mani sono più adatte al pennato, che alla penna!". Lui era Pascoli e si scheniva così. Se fosse ancora vivo, all'aratro di "Lavandare", ci attaccherebbe Ferrara, almeno sarebbe più utile. 
Oggi c'è stato l'attentato al papa! Ne anno parlato in toni drammatici tutti i telegiornali, La 7 compresa (il che mi ha profondamente deluso). Insomma, questi sono i fatti: un tizio spara, con un fucile o pistola ad aria compressa, quattro piumini dalla finestra, due ore prima che arrivi il papa, a cinquecento metri dal luogo della messa e lo incriminano. Sarebbe come se uno si facesse una sega, guardando la foto di Belen, e lei lo denunciasse per stupro. 
Dato, poi, che le cazzate viaggiano più dei neutrini, parliamo della Gelmini.
Inutile prendersela con lei, per un errore banale. Dobbiamo incazzarci con chi  l'ha messa lì. Lei probabilmente si è confusa col tunnel, frequentatissimo, che ha tra le cosce.  Alla scuola Radio Elettra, dove si è laureata, non fanno queste differenze.
Dato che ho citato una poesia del Pascoli, la allego al post. Pascoli non piace a chi non lo conosce, Bondi non piace, soprattutto, a chi lo conosce.

LAVANDARE

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 18 settembre 2011

25 aprile

Questa fà male, cribbio!




Non è al 25 aprile che ci vogliono togliere, a cui mi riferisco. No, ad un altro giorno, che è ugualmente simbolo di libertà: il  25 aprile del 1792. In quel giorno, la ghigliottina, tagliò la sua prima testa. Strumento democratico, secondo il suo inventore Joseph Ignace Guillottin, che affermava che tutti coloro che commettevano reati gravi, dovevano essere messi a morte, indipendentemente dal ceto e dalla posizione sociale. “Signori, con la mia macchina vi farò saltare la testa in un batter d’occhio e non soffrirete affatto! La lama piomba come un fulmine, la testa vola via, il sangue sgorga, l’uomo non è più. A malapena percepisce un soffio d’aria fresca sulla nuca”. Forse, non era nata per ammazzare i ricchi e i nobili, ma si rivelò utilissima allo scopo. Perchè il popolo di Francia, s'incazzò coi nobili? Probabilmente, perchè le cose non andavano benissimo e loro si rifiutavano di mettere la "patrimoniale". Quindi, prima che gli italiani (poco prolifici per loro conto), si mettano a mangiare i propri figli, non sarebbe male dare una spolveratina a questo strumento. Invece d'importare dalla Francia centrali nucleari, che hanno la brutta abitudine di scoppiare,  importiamo questi gioiellini della tecnologia settecentesca che, i francesi, hanno pensionato nel 1977. Chissà se vedendo troneggiare la ghigliottina in piazza Montecitorio, i nostri amici politici non si decidano a tirarci fuori dalla merda in cui ci hanno messo?
Vive la revolution!