"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

venerdì 25 giugno 2010

Pizza, pasta, mafia e Berlusconi

 Non sono anti - italiano, anzi, tutt'altro. Ma come dargli torto? Il nostro amico B. ci ha ridotto ad una macchietta. Speriamo che se ne vada insieme a Lippi, un cambio d'allenatore farebbe molto bene all'Italia.

venerdì 18 giugno 2010

DOVE NON ARRIVA IL PRETE...

La mia amica Antonella, mi segnala un'ulteriore oscenità di questo governo di mascalzoni pervertiti. Se al peggio non c'è mai fine, speriamo ci sia fine all'esistenza di questi schifosi, che cercano di proteggere chi compie il più abberrante dei crimini, la violenza su minori. Viene da pensare, che un uomo al quale venga in mente una simile porcheria di Legge, sia interessato in prima persona a farla franca in caso venisse scoperto; altrimenti perchè? Ricordo che alcuni esponenti del Popolo dell'Amore ( pensano solo a quello!), volevano la castrzione chimica per i pedofili. Io farei di più! Castrazione fisica, preventiva, per tutti i firmatari di quest'emendamento.
Riporto integralmente il testo della e-mail che mi è stata inviata. Leggete e diffondete! Quando votate pensateci un attimo e se avete intenzione di votare PDL  e Lega, nascondete i bambini.


Oggetto: I: VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI: ECCO I NOMI DEI
SENATORI!
 
 Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti,  nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato
l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di  "Violenza
sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.
Firmatari, alcuni senatori di  Pdl e Lega  che  proponevano l'abolizione
dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei
confronti di minori, se - appunto - di  "minore entità".
Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza
sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il
fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo
che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete
frainteso".

Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari
dell'emendamento 1707.

Annotateli bene:
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
 
Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che  proponeva il  "carcere per
chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico"  (ma non per chi
palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina);
 
il sen. Berselli è colui che ha dichiarato  "di essere stato iniziato al
sesso da una prostituta"  (e da qui si capisce molto...);
 
il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari
"emendamenti per impedire i matrimoni misti";
 
mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che
"i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del
bastone"  (citazione di una frase di Mussolini).
 
Complimenti alle carogne.



Diffondete il più possibile. Non la devono fare franca.

mercoledì 16 giugno 2010

Delirium extremus






Sette milioni e mezzo di italiani intercettati? Ulteriore, demenziale uscita, di un vecchio sporcaccione, ormai capace solo, di pisciarsi addosso numeri ed orina. Il 64, no il 68, no il 135% degli italiani è con lui. Ha baciato la mano a Gheddafi, pensando fosse una ballerina di danza del ventre. Ora vuole comprare un Caravaggio, domani vorrà comprare il Colosseo, così farà cù-cù a Scajola dalla finestra. Speriamo faccia senatore un cavallo, almeno avremo una persona per bene, nel PDL. 

A proposito, gli intercettati nel 2009 sono stati 132.384. Io non sono stato intercettato, forse perchè non telefono ai mafiosi, ma se anche lo fossi,  non me ne fregherebbe un c...o. Al contrario di lui, sono onesto, non vado  a puttane e non uso cocaina. Non potrei fare il politico!

Il monito dell'Osce. E mentre nel Pdl il clima si fa sempre più teso, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), con sede a Vienna, ha chiesto oggi all'Italia di rinunciare al disegno di legge sulle intercettazioni o di modificarlo in sintonia con gli standard internazionali sulla libertà di espressione. "Sono preoccupata che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia", ha detto in un comunicato oggi Dunja Mijatovic, responsabile dell'Osce per la libertà dei media. "Il progetto di legge approvato dal Senato nella sua formulazione attuale - denuncia la delegata Osce per l'informazione - contraddice le raccomandazioni dell'Osce, specialmente nella misura in cui proibisce l'uso di alcune fonti confiddenziali e materiali che possono essere necessari per indagini giornalistiche significative al servizio della democrazia". Da qui la richiesta al nostro Paese di modificare il testo normativo, adeguandolo  a standard e richiami in materia indicati dall'organismo internazionale.  "I giornalisti devono essere liberi di riportare le notizie di pubblico interesse e di essere in grado di decidere come portare avanti un'inchiesta in modo responsabile", dice ancora Dunja Mijatovic.

La rappresentante Osce, in particolare, ha ribadito la 'censura' da parte dell'organismo da lei rappresentato delle norme del ddl intercettazioni che prevedono "forti restrizioni - ha denunciato- nella pubblicazione di atti processuali o di indagine anche prima dell'inizio dei processi", così come le "multe salate" e "anche il carcere" per editori e giornalisti che le pubblichino, così come la previsione del carcere per chiunque, senza essere giornalista, registri e diffonda conversazioni senza il consenso dell'altra persona.
( da un articolo di Repubblica)

Sotto ricatto

Preferite lavorare come schiavi o morire di fame?
Nel 2010, non mi sarei mai aspettato un'infamia del genere. E' quello che stà accadendo a Pomigliano.
La FIAT dopo decenni di contributi statali, minaccia di licenziare i lavoratori che scioperano. La FIAT deve essere STATALIZZATA, l'abbiamo pagata tutta noi. Marchionne deve andare a spasso, a lavare i vetri. Lo stato deve acquisire gli stabilimenti che sono nostri, i lavoratori devono fare ciò che gli compete, lavorare e, se necessario, scioperare.






Su Pomigliano serve chiarezza. La verità è che Tremonti non ha letto l'accordo e ormai tutto è propaganda, tutto è strumentale. Io penso che prima di giudicare bisogna leggere bene quel che c'è scritto su un accordo e come quel che c'è scritto dura nel tempo. Perché per fortuna Tremonti passa, Sacconi passerà molto prima, ma i lavoratori avranno quelle condizioni di lavoro per 35/40 anni. Quindi ogni parola pesa come pietre. Allora noi abbiamo letto, come Italia dei Valori, il testo che è stato proposto e vediamo cosa c'è scritto.
C'è scritto che un lavoratore dovrà lavorare 6 giorni su 7 la settimana, tre turni di lavoro al giorno. Cioè entra al mattino alle 6 ed esce alle 14; entra alle 14 ed esce alle 22; entra alle 22 ed esce alle 6 del giorno dopo. Questo da lunedì fino a domenica mattina.

Pensiamo a un lavoratore che lavora in catena di montaggio. Nella catena di montaggio ogni minuto passa un pezzo, tu ogni minuto devi fare quel gesto ossessivamente, Per 40 anni devi fare quel movimento. Fare questo lavoro comporta che a 50 anni molti vengono operati di tunnel carpale, molti hanno problemi drammatici alla schiena perché è lavoro manuale pesante e ripetitivo.


Cosa si dice in questo accordo?
Che il lavoratore non potrà più fermarsi durante il turno a mangiare con mezz'ora di mensa, ma la mensa viene portata a fine turno. Quindi un lavoratore entra alle 6 del mattino e fino all'una e mezza non può nemmeno fermarsi per mangiare. Il lavoratore che ha, per la pesantezza di questo lavoro, delle pause di 40 minuti in un'intera giornata, se le vedrà ridotte a 30 minuti.
Il lavoro straordinario, non bastassero 40 ore di lavoro la settimana, viene reso obbligatorio e il lavoro straordinario obbligatorio arriva ad 80 ore all'anno.


Qualora ci fossero dei fermi produttivi perché un fornitore non porta il materiale, cioè esterni alla volontà del lavoratore, il lavoratore deve recuperare anche durante la mezz'ora della mensa. Cioè entra alle 6, deve aspettare fino all'una e mezza per mangiare rischiando di svenire sull'impianto, se per caso hanno avuto dei problemi produttivi, può darsi che l'azienda lo obblighi a non andare in mensa per fare straordinario anche dall'una e mezza alle due, quindi gli salta addirittura la mensa.


C'è inoltre una ferocia verso eventuali malattie che, ricordo, sono concesse su
certificato dei medici, dove l'azienda afferma che in casi ritenuti anomali non paga i tre giorni di malattia. Viene addirittura, leggo perché è bellissimo, abolito per i nuovi assunti un'indennità salariale. E uno dice "vabbé l'azienda risparmia un sacco di soldi". Viene ridotta l'indennità salariale di 3 euro al mese. Un'altra di 0,70 euro al mese, lordi eh! E viene abolita anche un'altra indennità di 1,7 euro al mese. Cioè vengono tolti al lavoratore assunto 3,6 euro lordi al mese. Cioè siamo all'accanimento terapeutico contro i lavoratori.
Ma il fatto più grave, comunque, è che se il lavoratore decide, nell'arco della sua vita lavorativa di scioperare per chiedere più pause; per chiedere di essere rispettato; si dice che lo sciopero è vietato perché se scioperi rischi il licenziamento.
Quindi queste sono le cose che stanno scritte. Per questa ragione siamo in presenza non solo di un ricatto, ma di una violazione feroce dei diritti costituzionali. A questo punto Italia dei Valori torna al ragionamento principale.
La FIAT vuole produrre 280mila auto nell'impianto di Pomigliano, in particolare la Panda? Io credo che il sindacato deve mettere la FIAT in condizione di produrre 280mila auto. La FIAT vuol fare con i tre turni di lavoro? Credo che il sindacato debba mettere la FIAT in condizione di fare tre turni di lavoro e rendere l'azienda efficiente, produttiva e competitiva.
Ma quello che Italia dei Valori sostiene è: "Ma chi l'ha detto che per fare queste produzioni bisogna ridurre gli operai a schiavi?"

Con questo accordo non sei nemmeno libero di scioperare (e guardate che lo sciopero lo fa un operaio rimettendoci dei soldi, pur guadagnando 1150 euro al mese). Non c'è nessuno che sciopera per niente. Quindi
andare a toccare un diritto fondamentale garantito dalla nostra Costituzione è gravissimo.

Italia dei Valori dice: "Caro Marchionne, sei un grande manager, ti è riconosciuto, sei riuscito a fare della FIAT un'azienda protagonista nel mercato mondiale. Vedi di non discutere sui giornali. Parla con i lavoratori, sappi che un lavoratore se viene ridotto a schiavitù, prima o poi si ribella e quindi la fabbrica non funzionerà. Perché le fabbriche e gli uffici funzionano quando i lavoratori si sentono partecipi e coinvolti.
E infine l'ultimo dato che rileviamo come Italia dei Valori è questo: noi abbiamo un ricordo. Nel passato, quando c'erano grandi conflitti come questi, si diceva "qual è l'obiettivo?" L'obiettivo è mantenere 5mila posti di lavoro a Napoli che hanno un indotto di altri 10mila lavoratori, quindi un obiettivo da condividere. Quando si configgeva c'era un ministro che chiamava le parti e diceva "venite nella mia stanza, non si esce di qui senza un accordo". Cos'ha fatto Sacconi?
Sacconi, da lacchè qual é, ha semplicemente deciso di dar ragione alla FIAT a prescindere e di insultare i lavoratori. Ma questo non è un Ministro del lavoro. Questo è il ministro della precarietà e della disoccupazione. E' il Ministro che insulta chi lavora. Quindi quel che è davvero equivalente ad una bestemmia in Chiesa, in questa vicenda è che il Governo invece di chiamare a responsabilità la FIAT e le organizzazioni sindacali prende parte nella partita dove ci sono già 50 giocatori contro 2. Cinquanta a favore della FIAT e due a favore dei lavoratori. Nei due a favore dei lavoratori, ci sta anche l'Italia dei Valori.

Autore Maurizio Zipponi Maurizio Zipponi (IDV)

martedì 15 giugno 2010

Accordi con la Libia

Camerati del PDL e della SLega, questo è il vostro leader! Un fottuto leccamani, un cane che si prostra al padrone. Ricordiamoci, che a questo delinquente internazionale (che ha sequestrato uno svizzero solo perchè gli svizzeri hanno multato suo figlio, colpevole di violenza su due gendarmi), il cane in questione ha regalato 10.000.000.000.000 (diecimila miliardi  di lire ovvero 5.000.000.000 ( cinquemiliardi) di euro  di soldi nostri, miei e anche vostri che, da brave teste di c...o, l'avete votato. La prossima mossa? Una pompa a Bin Laden?

giovedì 10 giugno 2010

GUERRA APERTA AI MASCALZONI






Oggi non è un giorno di lutto! 
Oggi è il primo giorno di resistenza!
Dopo quello che è successo, chiunque si deve sentire autorizzato a disobbedire alle leggi di questo governo dell'illegittimità. Hanno calpestato, tutti i diritti più elementari della Persona, dando l'immunità a se stessi ed ai loro compagni mafiosi. Io non istigo alla violenza, ma alla disobbedienza civile. Se un giorno si alzassero e decidessero con la fiducia, che dobbiamo tutti andare a Predappio in pellegrinaggio, non mi meraviglierei, ma sarei autorizzato a non obbedire. Quindi, finchè sugli scranni del governo, siederanno questi amici dei delinquenti, nonchè delinquenti essi stessi (essendo delinquenziale concepire una legge del genere), io disobbedirò alle leggi, introdotte dalla banda Berlusconi.

mercoledì 9 giugno 2010

Barista in prima linea

 Esiste in quella che era la Regio VII, un paese che sembra uscito da un sogno.

In questo paese ci sono persone che hanno una saggezza antica, che li fa essere degni eredi del fiero popolo etrusco. 
Perchè dico questo? Guardate la foto inviatami dagli amici Cinzia e Marco  e capirete.


martedì 8 giugno 2010

L' Osservatorio Patrimonio Culturale ha inviato al Ministro (ah!ah!) Bondi, una lettera denuncia in merito ai lavori nel teatro di Pompei. Io, non mi meraviglio di questa ennesima puttanata, che niente ha a che vedere con la cultura. Oltre tutto, vorrei sapere che fine hanno fatto le TRENTA TOMBE FENICIE, che il Sig. Berlusconì  mostra alle sue mignotte, impedendone il godimento al popolo, che ne è il legittimo proprietario.


Oggetto: Denuncia relativa a lavori in corso presso il "Teatro Grande" e la "Caserma dei Gladiatori" degli scavi di Pompei.   Egregio signor Ministro,
proviamo grande difficoltà e profonda amarezza nel denunziarle quanto incredibilmente abbiamo verificato e documentato negli scavi di Pompei durante una visita seguita a diverse segnalazioni pervenute all'Osservatorio Patrimonio Culturale.
Sono in corso nell'area archeologica lavori definiti nella tabella di cantiere, "Restauro e sistemazione per spettacoli del complesso dei teatri in Pompei scavi", che hanno sin qui comportato evidenti stravolgimenti dello stato originario dei monumenti e dei luoghi archeologici, con gravi danni al loro stato di conservazione.
L'evidenza della gravità degli interventi è facilmente e banalmente dimostrabile attraverso una rapida ricognizione dell'attuale consistenza del teatro, in particolare della cavea, che, rispetto ad una qualsiasi foto o disegno di diversi momenti della vita degli scavi, risulta completamente costruita ex novo con mattoni in tufo di moderna fattura.
L'intervento sul teatro è un vero e proprio inconcepibile scempio compiuto all'interno del monumento archeologico tra i più significativi al mondo.
Quanto maldestramente compiuto non può definirsi restauro (come indicato nella descrizione dei lavori) e nemmeno ricostruzione, a voler essere generosi verso le esigenze della fruizione, ma costruzione ex novo dell'intera gradinata, di cui è stata sempre ed unicamente documentata la sola presenza, ancora visibile in loco, di un tratto in pietra di colore chiaro che gli ottimi archeologi della Soprintendenza di Napoli e Pompei, ben conoscono.
Gli interventi compiuti sono in evidente contrasto con i principi internazionali sulla conservazione del patrimonio storico artistico e con le norme che regolano e tutelano il patrimonio archeologico italiano.
Altri interventi sul teatro e sull'area della "Caserma dei Gladiatori" hanno riguardato opere murarie particolarmente invasive, non classificabili tra le categorie del restauro conservativo. Sono evidenti, portandosi semplicemente nelle aree limitrofe al cantiere, alcuni spregiudicati interventi che sinteticamente descriviamo:
a) realizzazione di forature di muri per l'attraversamento di larghi tubi porta cavi;
b) scavi di trincee, ampie e profonde, a ridosso di murature strutturali e all'interno di ambienti del teatro romano, per la posa di svariati e particolarmente lunghi tubi e di numerosi ed ampi pozzetti di transito, il tutto ancorato, in area archeologica, con gettate di cemento necessarie  per infrastrutturare il teatro antico come se fosse un teatro costruito ex novo;
c) realizzazione di un palco invadente e sovradimensionato rispetto allo spazio antico esistente, che travalica e sovrasta l'antica scena, occupandone prepotentemente anche l'emiciclo anteriore, rendendo impossibile la fruizione del teatro antico da parte delle migliaia di visitatori che quotidianamente visitano Pompei;
d) posa in opera di ampi ed invasivi tralicci tecnici;
e) Realizzazione di ampie e spesse platee di cemento, armate con reti metalliche elettrosaldate, tipiche di interventi di edilizia civile, lungo i lati del portico perimetrale, al di sotto delle quali sono stati posati numerosi cavidotti, affioranti a distanze prestabilite, dove , al momento del sopralluogo a distanza, erano in corso perforazioni del massetto cementizio con l'ausilio di martelli pneumatici, proprio a ridosso delle fragili murature antiche;
f) Realizzazione di numerosi locali prefabbricati, ancorati a basi di cemento,  collocati nel perimetro degli antichi locali che si aprivano lungo il quadriportico, compromettendone la fruizione diurna del pubblico;
g) Realizzazione di moderni locali bagno, ricavati dalla trasformazione di ambienti archeologici. Gli scarichi dei nuovi bagni sono recapitati in un'area retrostante, interessata dalla presenza di ambienti archeologici, dove sono stati eseguiti due profondi scavi con l'ausilio di una pala meccanica, dove si ritiene che verranno allocati pozzi neri, di cui sono visibili su un lato del cantiere grandi anelli cementizi.
Ala luce di quanto segnalato Le chiediamo un immediato intervento per scongiurare ulteriori devastazioni e accertare le eventuali responsabilità dei danni causati al patrimonio culturale della Nazione. Si chiede altresì il ripristino dello stato originario dei luoghi e il conseguente restauro conservativo, necessario perché le esigenze legittime della valorizzazione degli scavi non prevarichino i fondamentali interventi di tutela e conservazione degli scavi di Pompei.