"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

mercoledì 8 febbraio 2012

Roberto il pio

Che bel Popolo dell'Amore


Daniele mi segnala un simpatico articolo, del Vascello di Cremona, che contribuisce notevolmente ad incrementare l'aggressione, alle pareti gastriche, da parte dell'ulcera. Sì, perchè ogni giorno siamo sottoposti al disvelamento delle vergogne della "Casta"; cosicchè la rabbia si trasforma in mal di stomaco e, il mal di stomaco, si trasforma in mal di pancia e, quest'ultimo, in rabbia...e ricomincia il giro, a danno dei visceri.
Leggendo quest'articolo, siete autorizzati a incazzarvi nella forma che ritenete più adatta allo scopo. Se poi domani, per strada, incontrate Formigoni e decidete d'esternargli, a legnate, il vostro apprezzamento per il lavoro svolto, non date la colpa a me che vi ho messo al corrente. Ma mentre vi lavorate l'amico, pensate che è un uomo di Chiesa, un Ciellino di quelli devoti; nel frattempo pensate quante cose a favore dei cittadini, a basso reddito, si potevano fare con quei soldi. Quindi concluderete dicendo, come diciamo a Siena: "Accidenti a quelle che so' andate di fori!"
Ah! Dimenticavo! Nel porcaio del nostro amico in odor di santità, c'è naturalmente l'Impregilo, che è di Caltagirone (che bel nome da Padrino), il quale è il padre di Azzurra Caltagirone (free-press), che a sua volta è la moglie del bel Pierferdinando Casini. Poi ci sarebbe anche implicata la Lega, ma i leghisti, non c'entrano mai (a sentir loro). E la Thyssenkrupp, vi dice niente?

Quanto sopporteremo ancora ?


Ecco il 'Pirellone bis', costa 570 milioni

Formigoni ha un eliporto e la foresteria

Il governatore ha a disposizione due piani: per arredare l'ufficio e l'appartamento sono stati spesi 127mila euro. Un tavolo da 11mila euro e un sofà da oltre 4mila

Davide Carlucci , intraprendente giornalista di "Repubblica" ha portato alla luce le spese del governatore Roberto Formigoi per la sede milanese: il Pirellone bis , è saltato fuori, è costato la cifra di ben 570 milioni. Il Celeste, così chiamato perchè ama dominare dall'alto, emulato dai suoi discendenti, il presidente della Provincia di Cremona ad esempio, si è concesso una scrivania da 11 mila euro, e nel complesso ha speso 127 mila euro per arredare i due piani a sua disposizione. Insomma, il Pirellone is è una delle più ragguardevoli spese della casta.Nel complesso: 571,4 milioni di euro per realizzare il grattacielo del Pirellone bis, sede della giunta regionale, e un complesso di edifici - in via Pola, Rosellini e Taramelli - per tutte le società o agenzie di emanazione dell’ente locale. Il Pirellone bis è alto 161 metri. I suoi 39 piani si raggiungono con un ascensore ultratecnologico che viaggia alla velocità di sette metri al secondo. È costato 383 milioni di euro. Una cifra molto diversa da quella stabilita nella gara d’appalto - 234 milioni di euro più 90 per i costi di superficie pagati al Comune - e ancor più distante da quella propagandata (175 milioni di euro) dallo staff del presidente Roberto Formigoni. “È la sindrome del Faraone - accusa Stefano Zamponi, dell’Italia dei valori ”. Il governatore ha a disposizione un eliporto per i suoi spostamenti in elicottero. E due piani, collegati tra loro da una scala interna.

GLI ALLESTIMENTI - Allestimenti interni, arredi e forniture sono costati, in tutto, 42,8 milioni di euro. Arredare l’ufficio e la foresteria del presidente ha avuto un costo (parziale) di 127mila euro. Sono serviti ad acquistare pezzi come i tre pouff con struttura portante in acciaio cromato lucido, i due divani con rivestimento sfoderabile in ecopelle (12mila euro), il comodino del letto, con struttura in legno massello di rovere come le nove sedie per la sala da pranzo (seimila euro), le quattro poltrone con fodera in vellutino accoppiato con resinato, il letto matrimoniale con testata in multistrato e rete ortopedica a doghe di faggio curvato a vapore. E poi ancora: le librerie, il tavolo da pranzo, il tavolo “direzionale” del presidente (11.200 euro), l’armadio e ventuno tra poltrone e divani. Per sé e per il suo entourage, Formigoni non si è fatto mancare niente. Neppure le buvette e le cucine, dislocate tra i livelli 12 e 13 — dove si riunisce la giunta — e tra il 34 e il 36. Costo (parziale) della mobilia: 64mila euro. E i tappeti «fabbricati a mano con pelo corto e fitto in lino/lana», 20mila euro.

I MATERIALI - Di ottima qualità i materiali usati per gli arredi speciali. La pedana della sala conferenze, costo 126.388 euro, è rivestita con “pannelli lignei in pavimento vinilico Tatami” ed ha parapetti in acciaio. Abbondante l’impiego di poltrone e divani: alla voce sedute, nel capitolato d’appalto sugli arredi speciali, corrisponde una spesa di un milione e 328mila euro. Sono serviti a comprare, per esempio, 27 divani con “bracciolo a sbalzo” per gli uffici degli assessori e dei sottosegretari (58mila euro): si aggiungono alle 54 poltrone già previste per i maggiorenti della Regione (44mila euro). Altri 270mila euro sono andati alle tende. E 174mila euro per altri “accessori interni”. Dieci milioni di euro, invece, sono andati per l’arredamento dei piani occupati dagli impiegati. Vincitrice dell’appalto è la MioDino di Portogruaro, un marchio tra i più prestigiosi del design veneto. Secondo un’azienda concorrente - che ha presentato (perdendolo) un ricorso al Tar - e alcuni lavoratori rumeni che hanno presentato una denuncia alla procura di Venezia e al tribunale del lavoro, l’appalto è stato vinto giocando al massimo ribasso sul costo della manodopera.

LA SEDE STORICA - l nuovo Pirellone è l’ultimo di una lunga serie di cantieri aperti dalla Regione. Prima gli uffici del governatore e dei suoi assessori erano ospitati nel grattacielo Pirelli, inaugurato nel 1961 e acquistato nel 1978 dalla Regione al prezzo di 52 miliardi di lire, l'equivalente degli attuali 150 milioni di euro. Un edificio di pregio, progettato da Giò Ponti, ferito dall'attacco “kamikaze” del 2002, quando l'imprenditore italosvizzero Luigi Fusaro si scagliò con il suo aereo contro il grattacielo. Per la ristrutturazione servirono 60 milioni di euro, solo in parte (18 milioni) coperti dall’assicurazione. Ma Formigoni non si accontentò di ripristinare l'esistente: volle rifare alla grande il 31esimo piano del vecchio Pirellone, spendendo 5,2 milioni di euro. Ora in quel palazzo ha sede il consiglio regionale. «I consiglieri e i loro collaboratori hanno a disposizione spazi immensi», fa notare Carlo Monguzzi, ex consigliere dei Verdi oggi nel Pd, che ha calcolato anche che «con l’acquisto del complesso di via Pola-Taramelli-Rosellini la Regione aveva già a disposizione 150mila metri calpestabili che in parte non sapeva come usare. Serviva davvero una nuova sede?».

LA REALIZZAZIONE - A dirigere i lavori per il Pirellone bis è Infrastrutture lombarde, società di capitali totalmente controllata dalla Regione, che ha commissionato l’opera e l’ha appaltata a Consorzio Torre, al cui interno è socio maggioritario Impregilo. Gli impianti elettrici sono stati realizzati dalla Sirti spa, subappaltatrice degli ascensori è la Thyssenkrupp. Nell'aprile del 2010 si è aggiudicata l'appalto per i servizi di manutenzione e riparazione degli impianti degli edifici di proprietà della Regione la Carbotermo, società che, nelle elezioni regionali del 2010, ha finanziato con 35mila euro la campagna elettorale del presidente del consiglio regionale Davide Boni, della Lega. Le operazioni di bonifica del cantiere, invece, furono affidate alla So.Ge.Sa., il cui titolare è stato condannato a un anno di carcere per aver gestito in modo irregolare lo smaltimento 9 milioni e 943mila chili di rifiuti speciali non pericolosi tra il 2006 e il 2007. «Faremo appello, è una sentenza ingiusta», annuncia il difensore, l'avvocato Davide Steccanella. Si chiuse con un’archiviazione, invece, l’inchiesta che ipotizzava tangenti per far lievitare i costi dell’appalto.


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