"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

martedì 8 marzo 2011

Ma i romani, non avevano un cazzo da fare?


8 marzo CON le donne



 

Cimabue-Arezzo, part.

Questa è un intervista (clicca), pubblicata da MicroMega, a Sergio Luzzato, docente di storia moderna all'Università di Torino e autore de "Il crocifisso di Stato", appena pubblicato da Einaudi. Nell'intervista, il prof. analizza la questione in maniera esemplare, senza false ideologie, ma con una visione da storico illuminato. I miei ricordi del crocifisso nelle aule, lo associano alle foto di Saragat, Leone, Pertini. Erano lì, come c'erano i banchi, la cattedra, la lavagna. Nessuno pensava che fossero, nulla più che oggetti d'arredo. Ricordo che negli ultimi anni delle superiori, era sparito in un cassetto della cattedra e al suo posto sul muro, appeso al chiodo, c'era un foglio a quadretti, con scritto a penna: "Torno subito!". Nessuno si era scandalizzato o aveva gridato a complotti musulmani. Infatti, finchè ci sono stato io, non è mai ritornato al suo posto. Nonostante fossero anni di contestazione giovanile, di tumulti di piazza, di gambizzazioni e di B.R. , lui non se ne preoccupava. Non aveva voglia di ergersi a simbolo di qualcosa, e tutti rispettavano la sua scelta, ignorandolo. Solo quando qualcuno, ha voluto caricare quest'oggetto d'arredamento, di significati politici, ha cominciato a dare fastidio. Certo, ora le classi sono multietniche, i bambini stranieri,secondo alcuni, potrebbero essere turbati. Se ai miei tempi, invece del crocifisso, ci fosse stato Budda o Manitù, non me ne sarebbe fregato un beneamato cacchio. Penso che le questioni di questo tipo, non tocchino i bambini, ma siano solo un pretesto per affermare le idee degli adulti. Giunti a questo punto, se a qualcuno dà fastidio, togliamolo! Oppure, possiamo dire, che questa è casa nostra, che siamo orgogliosi di essere nati quì, che gli stranieri ci portano via il lavoro, che Babbo Natale è bianco e non porta regali ai bambini scuri, che bisogna fare come nella scuola di Adro e murare il crocifisso. Prendete pure il vostro maiale, o Calderoli, e portatelo a passeggiare, sull'area destinata a una moschea; dimostrerete così di essere dei veri cristiani, difensori della parola di Gesù e di  avere le vostre "radici cattoliche" che affondano, non nella storia, ma nella merda di porco. Pensate se si deve fare tanto casino, per un falegname, morto e sepolto da 2000 anni, ma i romani, non avevano un cazzo da fare?

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