"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

giovedì 25 febbraio 2010

Tra il Lambro e San Remo


La Raffineria Lombarda Petroli di Villasanta (Monza) ha riversato, qualche migliaio di metri cubi di petrolio e gasolio, nel fiume Lambro nel bel mezzo del “Parco Regionale del Lambro”. In una telefonata, l’amico Daniele, "corrispondente" da Cremona e quindi sul luogo, mi ha detto che la situazione era molto grave. Ancora i telegiornali non avevano dato l’annuncio, o almeno non in modo eclatante. Solo stasera, dopo che il petrolio ha raggiunto il Po, hanno inserito la notizia nei titoli di testa dei vari TG. Se non l’avevano fatto prima, mi ha fatto notare Daniele, è per un ovvio motivo di spazio. Se avete notato, è da una settimana che, tutti gli spazi televisivi da Vespa ad Uno Mattina, dal Tg 1 al Tg 5, sono occupati da Sua Maestà Emanuele Filiberto di Savoia, scusate il termine. In Italia, nel frattempo, può essere successo di tutto: alluvioni, caduta del governo, apertura del ponte sullo stretto, scoppio di centrali nucleari in fila come le michette… ma noi non lo sappiamo. Ma sappiamo tutto degli, eventuali, plagi addebitati a Pupo e da lui ricusati abilmente, a suon di dotte spiegazioni musicali. Stavo ricordando in questi giorni, con nostalgia, quando i telegiornali davano le notizie in blocchi ben definiti; politica e poi  dicevano: “ Passiamo ora alla cronaca nera…” e dopo la cronaca nera, il conduttore annunciava le notizie dall’estero e così via. Adesso si passa dalle zoccole del berlusca alle ricette del brasato, per poi parlare dell’udienza papale, senza uno stacco, senza un filo conduttore. Dietro tutto ciò, credo ci sia una forte volontà politica, di questo governo scriteriato, a farci ingoiare tutto indistintamente. Un telespettatore è portato a pensare che lo scandalo Parmalat, sia meno importante del delitto di Cogne (che palle!). Se a tutto questo si aggiungono, le continue mistificazioni della realtà che, nonostante l’evidenza, ci propinano a tutte le ore, si capisce come un popolo si possa dividere in due metà quasi uguali: una, che capisce la presa per il culo e s’incazza  e una metà che, o per disinteresse o per deficienza congenita, continua a sostenere questi buffoni. Ricordiamoci che coloro che hanno deliberatamente inquinato il Lambro, la faranno franca grazie al "processo breve" che ,deve salvare le chiappe (quelle dietro) a Berlusconi.
Amara considerazione finale, se il Parco della Villa Reale di Monza, che è il confine Sud del parco del Lambro, fosse sempre dei Savoia, dell’inquinamento ne avrebbero parlato molto prima.


Nessun commento:

Posta un commento