"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

domenica 14 febbraio 2010

Celti si è, leghisti si diventa

Parlando di celti e padani, ho stimolato l'amico Luca che, essendo PADANO DOC, è più che legittimato a parlare dell'argomento:


"Negli ultimi decenni sono comparse nelle sagre di paese o in ogni altra adunanza di rilievo secondario, e il fatto che ciò accada proprio con tali condizioni di partecipazione ha un suo perché, svariate e multicolori riesumazioni dei culti Celti; prediligendo ovviamente l’aspetto del confronto armato. Mi è anche capitato di imbattermi in locandine echeggianti alle“arti marziali Celtiche “, quando c’è il marziale di mezzo……
Esiste dal 1970 un movimento, meglio definibile come wicca- new age, praticante il Celtismo. Particolarmente diffuso tra i moderni Britannici, che riprendendo costumi e culti celti, confidando, per passione storica, o più realisticamente a causa d’involuzione, in riti propiziatori in località care ai Druidi e in corrispondenza dei solstizi, così come si deve nella migliore tradizione politeista.
Nulla da eccepire per un tale nostalgico recupero. Rientra tra le cose che male non fanno.
Quello che invece fa pensare è quale tipo d’operazione, di gran lunga più ambigua, sia dietro alla rievocazione di un mito che, si, è stato parte di una condivisione storica inattaccabile, ma che ha indiscutibilmente segnato maggiormente un’Europa centro-settentrionale; insinuandosi nella penisola Italica solo per essere poco dopo sottomessa dalla cultura Romana.
E i testimoni, che si sono fatti carico dell’eredità del calderone ( non Calderoli ) Celtico è il popolo della Lega; che almeno in questo caso al grido di “ Roma ladrona “ hanno dato una certa continuità storica alla loro esistenza.
Butto lì, più che altro per la mia personale ignoranza, alcuni cenni storici relativi ai citati  Celti che, tanto per renderne edotti gli interessati, era composto di tribù più o meno numerose, accomunate da un idioma indoeuropeo e da un’origine comune; oggi trascritto anche geneticamente da aplogruppo del cromosoma y.
Comprendendo nella vastità del bacino di condivisione anche etnie come quella dei Galati nella penisola Anatolica ( mamma li Turchi ), o i Celtiberi in quella penisola Iberica in  mano oggi ai Comunisti. Oppure rammentare che la cultura di La Téne, sito archeologico  sul lago di Neuchatel in Svizzera, è riferimento e stele per lo studio della cultura Celtica grazie all’enorme numero di reperti che custodisce. Cosa vuole provare questo? Vuole provare che il cuore, il nucleo dell’espansione è in una Nazione da sempre schiva a tutto e tutti, impareggiabile nella capacità di escludersi dall’Europa e goderne ugualmente dei vantaggi in ogni epoca e conflitto bellico che ha scosso il nostro continente. Una Nazione alla quale io porto pochissimo rispetto, ed è un parere arbitrale e pacificamente contestabile, perché non amo le forme parassitarie.
Ma rimbalzando nuovamente alle note storiche e dando finalmente una ragione a quanto fino ad ora scritto, dalla Svizzera scendiamo in Padania, dai Leghisti e le loro presunzioni.
Le loro adunanze chiassose , i riti pagani e i grossolani appelli a ritrovare in qualche sacca ancestrale l’orgoglio celtico. Nulla da ridire. E’ dalla nascita della Lega che diciamo democraticamente, più al nostro fiuto antirevisionista che al senso di libertà,
 “ è solo un movimento popolare”. Ma oggi, alla luce di un’ignoranza sociale e morale dilagante, cominciamo un poco tutti ad allarmarci; e utilizzo la forma plurale per rafforzare un sentito serpeggiante e potente non esplicito ma presente e devastante.
L’odio.
Il razzismo e la paura, perché razzismo vuol dire paura del diverso nel mio traduttore personale, sicuramente fomentati dalla congiunzione globale del pensiero e dell’opera umana, ma anche, in questo specifico frangente leghista, portato a comprensione degli elettori da una rappresentanza politica ignobile fatta di piccoli uomini vergognosamente deputati a ruoli in un altro tempo, per loro, irraggiungibili.
I negri che riempono le loro bocche nei comizi vengono insultati e invitati ad andarsene, mentre nelle aziende sono indispensabili collaboratori, affidabili e considerati equamente  anche dagli stessi compagni di lavoro Padani.
Gli omosessuali, i “ culattun”, del sindaco leghista e razzista  Gentilini sono ricorrenti sulle sue labbra; e che, niente niente, come  capita spesso nella psicologia spicciola freudiana, chi disprezza compera? Spero di no per gli omosessuali ai quali dedico il mio più profondo rispetto. Se sapesse, Gentilini, che il suo plateale disprezzo è ridicolo pensando anche all’atteggiamento, poco noto ma riscontrabile, dei nazisti che nel dedalo a volte contorto della pianificazione e della pulizia etnica, lasciarono uno spiraglio storico filosofico agli omosessuali. Trovando in Ernst Rohm, e nell’appoggio di Adolf  Htler, un teorico decisamente illuminato; promuovendo e invitando i soldati a non reprimere la propria natura, al pari di Spartani e Tebani. Che basavano la loro forza su legami e profondi sentimenti; tali da renderli indomiti guerrieri pronti a morire per il compagno. La fine della guerra fu scritta dal pugno etero di chi non condivideva devianze del genere, preferendo la proiezione di un’immagine rigida e dura, così come nelle ridicole vite dei piccoli lavoratori leghisti l’averlo duro diventa incitamento e collante per il movimento di pensiero.
Diodoro Siculo riporta da cronista il suo sapere sulle preferenze delle donne celtiche, più inclini, scherzo storico, a rapporti omosessuali, mentre Gaio Giulio Cesare, nel De bellum Gallico, parla dei Galli ( anch’essi Celti ) come di uomini iracondi dai capelli lunghi e biondi oppure schiariti dall’acqua di gesso, gli occhi chiari e il fisico muscoloso.
Con grande passione per canti e balli: Bossi! E’ lui.
L’ultima chicca sulla cultura celtica è la mancanza di testimonianze politiche o legislative. Erano, infatti, interdetti dai Druidi alla conoscenza della scrittura e lettura, giocando sul principio di segretezza i Druidi dispensavano saggezza e leggi e agli altri l’onere di raccontare storielle nelle notti buie e tempestose. Non avevo mai pensato a Berlusconi come un Druido che fa leggi ad personam, ma nell’ottica ci sta.
Ho finito.
Non ho più voglia di perder tempo a convicermi di aver ragione pensando che i leghisti vivono in un falso storico. Che il mito di purezza impugnato da loro e da un gran numero di paesi della comunità Europea è un ceppo comune detto aplogruppo Rb1, nel quale sono confluite così tante tribù da rendere ogni appartenente al vecchio continente il meno titolato a parlare di bastardi e razza pura."
Luca

1 commento:

  1. Nella fertile provincia cremonese, cuore della cosidetta Padania e cuore dell'economia agricolo-zootecnica della lombardia, la quasi totalità delle aziende si reggono sulle prestazioni lavorative degli immigrati (prevalentemente Indiani), in quanto i virgulti e giovani autoctoni non hanno la benchè minima intenzione di adoperarsi a fare un lavoro del genere...

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