I leghisti sono gente strana, sembra che vivano per il federalismo, ma campano coi soldi di Roma Ladrona; sbraitano in continuazione, ma si accucciano come cocker, quando il padrone li sgrida; si sentono difensori della "Croce", ma vantano radici celtiche; ce l'hanno con i "culattoni", ma se avessero letto Diodoro Siculo, non vanterebbero certo queste radici; vogliono il "Va pensiero" come inno, ma lo sanno che è, un coro di schiavi ebrei?
Una cosa è certa, duro l'hanno sicuramente. Lo sanno quelli che, votandoli, per ora lo prendono nel sottocoda.
Una cosa è certa, duro l'hanno sicuramente. Lo sanno quelli che, votandoli, per ora lo prendono nel sottocoda.
L'ennesima contraddizione, ce la racconta Daniele in questo post:
Le vicende e la tutela del Fiume Po, non possono solamente interessare le città bagnate da questo corso d'acqua ed il nord-italia, infatti il più importante fiume ITALIANO sembra che grazie alla produzione di energia idroelettrica, possa fornire sino al 5% del fabbisogno energetico nazionale.
Inoltre anche per la salvaguardia del fiume, erano stati stanziati appositi fondi (per la precisione ben 180 milioni di € già approvati dalla delibera del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica con i fondi FAS - Fondo Aree Sottoutilizzate).
Tutto ciò comunque è destinato a rimanere una chimera, in quanto le risorse destinate al Fiume sono state "tagliate" (per essere dirottate ovviamente altrove) dall'attuale compagine governativa, con buona pace dei leghisti, i quali annualmente si ritrovano a Pian del Re (dove si trovano le sorgenti del Po) perchè il Po come dicono i "rivoluzionari in camicia verde" fa parte del DNA della Lega; comunque un plauso alla loro coerenza, ancora per una volta Alberto da Giussano, dopo aver brandito a lungo la spada, ripone la stessa ancora per una volta nel proprio fodero.
Alla luce di quanto sopra è comunque interessante andare a rileggersi cosa Bossi (in compagnia del fido Castelli) dichiarò qualche mese fa durante un sopralluogo sul fiume.
Daniele
Inoltre anche per la salvaguardia del fiume, erano stati stanziati appositi fondi (per la precisione ben 180 milioni di € già approvati dalla delibera del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica con i fondi FAS - Fondo Aree Sottoutilizzate).
Tutto ciò comunque è destinato a rimanere una chimera, in quanto le risorse destinate al Fiume sono state "tagliate" (per essere dirottate ovviamente altrove) dall'attuale compagine governativa, con buona pace dei leghisti, i quali annualmente si ritrovano a Pian del Re (dove si trovano le sorgenti del Po) perchè il Po come dicono i "rivoluzionari in camicia verde" fa parte del DNA della Lega; comunque un plauso alla loro coerenza, ancora per una volta Alberto da Giussano, dopo aver brandito a lungo la spada, ripone la stessa ancora per una volta nel proprio fodero.
Alla luce di quanto sopra è comunque interessante andare a rileggersi cosa Bossi (in compagnia del fido Castelli) dichiarò qualche mese fa durante un sopralluogo sul fiume.
Daniele
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