"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

martedì 13 luglio 2010

Sveglia pulentun!


Daniele, come sempre, ha colto l'essenza dell'argomento. Purtroppo per noi, anche stavolta, tale essenza è che dovremo pagare. Come sempre, questa maggioranza (ma va a dar via 'l cul!), farà pagare i più deboli, che hanno rispettato le quote e premierà i "furbi" che, invece, si son fatti i c...i loro.   
Detto questo, vorrei aver visto la "festa della famiglia e delle tradizioni". Bella famiglia, quella dove un uomo, per tradizione, porta le corna.

 

In questi giorni, si parla tanto delle famigerate "quote latte", vicenda questa iniziata diversi anni or sono, e gestita nel tempo alla classica maniera del belpaese ; prima di una mia personale riflessione è giusto ricostruire brevemente la vicenda:
-    L'Unione Europea nel 1984, istituì un regolamento ( 856/1984) con il quale venne introdotto il sistema delle cosidette "quote latte" ovvero ogni azienda agricola ad indirizzo lattiero-caseario, in base a determinati criteri, può produrre determinati quantitativi di latte;
-    Il provvedimento dopo non poche ed anche razionali e sensate polemiche da parte del mondo agricolo, ovvero le quote assegnate erano di gran lunga inferiori rispetto alla produzione media nazionale di latte, (e di ciò ringraziamo il Ministro dell'Agricoltura dell'allora Governo Craxi - il Democristiano Filippo Maria Pandolfi) non fu mai digerito, e conseguentemente quindi per non perdere questo serbatoio di voti (che in Lombardia ed in tutta la bassa sono tanti, e guarda caso il bacino di voti della Lega), i politici citati poco fa, hanno sempre chiuso un occhio sulle produzioni in eccesso, facendo pagare ai comuni cittadini italiani, le multe derivanti da tali infrazioni;
-    Tutto questo è andato avanti sino a quando l' UE ha posto un freno a quanto precedentemente illustrato, ritenendolo come un aiuto illegale lesivo degli interessi degli altri paesi membri, ed imponendo quindi all'Italia che il pagamento delle multe d'ora in poi fosse addebitato agli allevatori stessi (ed intanto correva l'anno 1995)
-    Siamo nel 1996, ed il governo di allora visto la fermezza dell'Europa, impose il pagamento delle multe agli allevatori, e tra gli stessi nacquero i cosidetti "cobas del latte" capofila della protesta (oltretutto pittoresca, basti ricordare le autostrade irrorate di liquame...) del mondo agricolo e nel cui movimento la Lega Nord aveva già iniziato a raccogliere consensi facendosi paladina dei loro "diritti" - dopo diverse tensioni, attraverso una serie di ricorsi, l'iter dei pagamenti delle multe fu di fatto bloccato.
-    Siamo nei primi anni di questo secolo, e l'allora governo della "Casa delle Libertà" propose pur di risolvere il problema (... quando mai), che agli allevatori fosse condonato il 75% (toh!) dell'importo delle multe, in cambio del ritiro della firma dei vari ricorsi, soluzione questa respinta (ancora per una volta) dall'UE, si ripiegò quindi su una rateizzazione della multa in quote trentennali senza interessi; la proposta spaccò il fronte, la maggioranza degli allevatori, giudicando sostenibile la spesa (e potendo così aver accesso anche ad un aumento della quota di produzione individuale, dietro pagamento), preferì accettare la proposta; i cobas non regredirono di un millimetro, ed a tutt'oggi continuano la loro protesta.
E veniamo ai giorni nostri; lo scorso fine settimana in un paese della mia provincia, si è svolta la festa della Lega Nord denominata "festa della famiglia e delle tradizioni"; il clou della manifestazione è stato il sabato sera, dove si era programmata la presenza del leader della Lega, Umberto Bossi, il quale da grande istrione ha surriscaldato la platea dei militanti presenti mandandola in visibilio. Però come il suo amico Presidente del Consiglio, le domande non proprio "politicamente corrette" (dal loro punto di vista) fanno perdere le staffe al senatur, infatti di fronte alla legittima domanda "crede che l'Europa lasci passare la proroga al 31 dicembre per il pagamento delle multe per lo splafonamento di pochi allevatori, o come ancora per una volta l'Italia per tale manovra che lei ha fortemente voluto, rischia una ennesima pesante sanzione?" Bossi, dall'alto della classe che sempre lo ha contraddistinto, si è rivolto al giornalista dicendogli di "andare fuori dal cazzo", tra le ovazioni del (becero) popolo leghista. Sarebbe stato interessante sapere il perchè Bossi ha imposto tale emendamento alla manovra che dovrà essere votata in parlamento, salvaguardando l'interesse di pochi, alla faccia di coloro che sino ad ora hanno pagato le multe, ed anche di noi cittadini che ci siamo già sobbarcati gran parte di queste multe con le nostre tasse pur non centrando nulla; forse perchè nei cobas latte, si sono fatti le ossa diversi esponenti di primo piano dell'attuale Lega Nord, e per tenerli buoni è questo il prezzo da pagare, alla luce del fatto che sempre tra questi personaggi ve ne sono alcuni che hanno avuto un ruolo attivo nel fallimento della Eurocredinord (la banca leghista?).
Ci sarebbero in questa vicenda, tantissime altre sfumature da raccontare, mi fermo perchè il quadro mi sembra abbastanza chiaro; se la situazione non fosse così drammatica, al popolo leghista che si vanta di avercelo duro, bisognerebbe o ridergli in faccia, o altrimenti indossare le mutande di ferro, perchè come i fatti chiaramente parlano, stanno cercando il lato B di qualcuno... 
Daniele

Nessun commento:

Posta un commento