"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

venerdì 30 luglio 2010

Appello dell'IDV

Per quanto l'abisso mi separi da Di Pietro, non posso fare a meno di dire che in questo momento è il solo tra tutti i parlamentari e non, che dica le cose come stanno e soprattutto, agisca coerentemente. Pubblico allora con piacere questo post dell'ex magistrato, che condivido in pieno. Godetevi anche il fimatino del Minzolini; Fede a confronto è un dilettante.





E' certamente vero che Berlusconi, con la legge sulle intercettazioni, vuole imbavagliare l’informazione, ma è anche vero che la stampa e le televisioni - anche quelle apparentemente più indipendenti - ci mettono del loro per imbavagliarsi da sole.


Prendiamo il caso di quel che è successo ieri. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo depositato alla Corte di Cassazione oltre due milioni di firme di cittadini italiani per abrogare con referendum tre leggi vergogna: il legittimo impedimento (ovvero quella legge che ha permesso e permette a Berlusconi di non farsi processare), la privatizzazione dell’acqua (ovvero quella legge che assicura l’utilizzo dell’acqua solo a chi può permettersi di pagarla, mentre dovrebbe essere un diritto di tutti) e le centrali nucleari (ovvero quella legge con cui il Governo Berlusconi ha stabilito di installare ben 13 centrali nucleari nel nostro Paese, con grave rischio per la salute, l’ambiente e il nostro futuro).

Non è una cosa di poco conto: una moltitudine enorme di cittadini italiani hanno sottoscritto le nostre proposte di referendum. Ora, la procedura è avviata e i cittadini, finalmente, potranno dire la loro su temi importantissimi che attengono rispettivamente a tre principi fondamentali tutelati dalla nostra Costituzione: la legalità, l’uguaglianza davanti alla legge e la salute.

Eppure, nessun organo di stampa ha dato notizia dell’evento, nessun telegiornale ne ha parlato, nessun giornale lo ha riferito. Praticamente tutti gli organi di informazione ufficiali hanno ignorato e hanno fatto finta di non vedere e di non sapere.


Allora dobbiamo chiederci perché è avvenuto e avviene tutto questo. Per capirci qualcosa ho chiesto spiegazioni a un serio giornalista parlamentare che ho incontrato questa mattina a Montecitorio. Mi ha risposto che ciò era dovuto al fatto che l’Italia dei Valori non ha collegamenti lobbistici adeguati con le varie redazioni giornalistiche e televisive e, per questa ragione, la nostra azione politica e parlamentare viene costantemente ignorata se non addirittura boicottata (anche su istigazione di altri gruppi parlamentari). Insomma, mi ha consigliato di “piazzare” qualche giornalista “amico” nelle redazioni dei giornali.


No, non voglio farlo. Per rispetto proprio dei giornalisti e della loro professione, credo sia meglio che l’informazione rimanga veramente indipendente. Non bisogna irretire i giornalisti con blandizie e promesse. Soprattutto credo sia un peccato cercare di comprare i loro favori.


Però, mi sono cadute le braccia nel constatare l’assoluto silenzio con cui la stampa ha reagito al deposito delle firme referendarie. D’accordo avercela con me o con l’IdV per le nostre battaglie di legalità, ma ignorare oltre due milioni di firme mi sembra davvero un atto di disinformazione degno del peggior regime.


Chiedo, allora, ai Direttori dei giornali – almeno a quelli che ancora vogliono rimanere indipendenti – di riconsiderare la loro posizione e di informare adeguatamente l’opinione pubblica sull’esistenza e sul contenuto dei tre referendum.


Chiedo soprattutto a voi della Rete e al mondo dei blogger di far partire una campagna informativa alternativa e penetrante per far comprendere ai cittadini di non lasciarsi sfuggire questa occasione e di attrezzarsi per andare in massa a votare al prossimo referendum.


Dal blog di Antonio Di Pietro

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