Daniele, come sempre, ha colto l'essenza dell'argomento. Purtroppo per noi, anche stavolta, tale essenza è che dovremo pagare. Come sempre, questa maggioranza (ma va a dar via 'l cul!), farà pagare i più deboli, che hanno rispettato le quote e premierà i "furbi" che, invece, si son fatti i c...i loro.   
Detto questo, vorrei aver visto la "festa della famiglia e delle tradizioni". Bella famiglia, quella dove un uomo, per tradizione, porta le corna.
  
In questi giorni, si parla tanto delle famigerate  "quote latte", vicenda questa iniziata diversi anni or sono, e gestita nel tempo  alla classica maniera del belpaese ; prima di una mia personale riflessione è  giusto ricostruire brevemente la vicenda:
-    L'Unione Europea nel 1984,  istituì un regolamento ( 856/1984) con il quale venne introdotto il sistema  delle cosidette "quote latte" ovvero ogni azienda agricola ad indirizzo  lattiero-caseario, in base a determinati criteri, può produrre determinati  quantitativi di latte;
-    Il provvedimento dopo non  poche ed anche razionali e sensate polemiche da parte del mondo agricolo, ovvero  le quote assegnate erano di gran lunga inferiori rispetto alla produzione media  nazionale di latte, (e di ciò ringraziamo il Ministro dell'Agricoltura  dell'allora Governo Craxi - il Democristiano Filippo Maria Pandolfi) non fu mai  digerito, e conseguentemente quindi per non perdere questo serbatoio di  voti (che in Lombardia ed in tutta la bassa sono tanti, e guarda caso il bacino  di voti della Lega), i politici citati poco fa, hanno sempre chiuso un occhio  sulle produzioni in eccesso, facendo pagare ai comuni cittadini italiani, le  multe derivanti da tali infrazioni;
-    Tutto questo è andato avanti  sino a quando l' UE ha posto un freno a quanto precedentemente illustrato,  ritenendolo come un aiuto illegale lesivo degli interessi degli altri paesi  membri, ed imponendo quindi all'Italia che il pagamento delle multe d'ora in poi  fosse addebitato agli allevatori stessi (ed intanto correva l'anno  1995)
-    Siamo nel 1996, ed il  governo di allora visto la fermezza dell'Europa, impose il pagamento delle multe  agli allevatori, e tra gli stessi nacquero i cosidetti "cobas del latte"  capofila della protesta (oltretutto pittoresca, basti ricordare le autostrade  irrorate di liquame...) del mondo agricolo e nel cui movimento la Lega Nord  aveva già iniziato a raccogliere consensi facendosi paladina dei loro "diritti"  - dopo diverse tensioni, attraverso una serie di ricorsi, l'iter dei pagamenti  delle multe fu di fatto bloccato.
-    Siamo nei primi anni di  questo secolo, e l'allora governo della "Casa delle Libertà" propose pur di  risolvere il problema (... quando mai), che agli allevatori fosse condonato il  75% (toh!) dell'importo delle multe, in cambio del ritiro della firma dei vari  ricorsi, soluzione questa respinta (ancora per una volta) dall'UE, si ripiegò  quindi su una rateizzazione della multa in quote trentennali senza interessi; la  proposta spaccò il fronte, la maggioranza degli allevatori, giudicando  sostenibile la spesa (e potendo così aver accesso anche ad un aumento della  quota di produzione individuale, dietro pagamento), preferì accettare la  proposta; i cobas non regredirono di un millimetro, ed a tutt'oggi continuano la  loro protesta.
E veniamo ai giorni nostri; lo scorso  fine settimana in un paese della mia provincia, si è svolta la festa della Lega  Nord denominata "festa della famiglia e delle tradizioni"; il clou della  manifestazione è stato il sabato sera, dove si era programmata la presenza del  leader della Lega, Umberto Bossi, il quale da grande istrione ha surriscaldato  la platea dei militanti presenti mandandola in visibilio. Però come il suo amico  Presidente del Consiglio, le domande non proprio "politicamente corrette" (dal  loro punto di vista) fanno perdere le staffe al senatur, infatti di fronte alla  legittima domanda "crede che l'Europa lasci passare la proroga al 31  dicembre per il pagamento delle multe per lo splafonamento di pochi allevatori,  o come ancora per una volta l'Italia per tale manovra che lei ha fortemente  voluto, rischia una ennesima pesante sanzione?" Bossi, dall'alto della  classe che sempre lo ha contraddistinto, si è rivolto al giornalista dicendogli  di "andare fuori dal cazzo", tra le ovazioni del (becero) popolo  leghista. Sarebbe stato interessante sapere il perchè Bossi ha imposto tale  emendamento alla manovra che dovrà essere votata in parlamento, salvaguardando  l'interesse di pochi, alla faccia di coloro che sino ad ora hanno pagato le  multe, ed anche di noi cittadini che ci siamo già sobbarcati gran parte di  queste multe con le nostre tasse pur non centrando nulla; forse perchè nei cobas  latte, si sono fatti le ossa diversi esponenti di primo piano dell'attuale Lega  Nord, e per tenerli buoni è questo il prezzo da pagare, alla luce del fatto che  sempre tra questi personaggi ve ne sono alcuni che hanno avuto un ruolo attivo  nel fallimento della Eurocredinord (la banca leghista?).
Ci sarebbero in questa vicenda,  tantissime altre sfumature da raccontare, mi fermo perchè il quadro mi sembra  abbastanza chiaro; se la situazione non fosse così drammatica, al popolo  leghista che si vanta di avercelo duro, bisognerebbe o ridergli in faccia, o  altrimenti indossare le mutande di ferro, perchè come i fatti chiaramente  parlano, stanno cercando il lato B di qualcuno... 
Daniele