"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

mercoledì 13 ottobre 2010

Poliziotti & Serbi - scontri tra fascisti

Era una serata della Nazionale ed è diventata ultranazionale. Altro che tifosi: fascisti!
Come sempre il ministro della Difesa ha perso l'occasione di tacere: "Incidenti Italia-Serbia, Ignazio La Russa: la polizia serba non ha collaborato. Il Ministro della Difesa, La Russa loda l'atteggiamento e il comportamento della Polizia italiana, individuando le colpe dell'accaduto nella scarsa collaborazione di quella serba" Peccato che siamo in Italia e la sicurezza, ce la dovrebbero garantire lui e Maroni, non il ministro serbo. Ma come dice Daniele nella sua riflessione, quì di seguito, i nostri poliziotti usano due pesi e due misure, forse perchè in fondo questi ragazzotti, vestiti di nero, che fanno il saluto fascista, hanno molto di più  in comune con loro,  che con gli operai metalmeccanici.

"È stata evitata un’altra Heysel"; è questa la considerazione che possiamo leggere sui giornali e sentire in televisione da parte dei responsabili dell’ordine pubblico, dopo i fatti accaduti al termine della notte di scontri provocati a Genova dagli ultras serbi, prima durante e dopo la partita in programma tra le nazionali di calcio di Italia e Serbia a Genova.

Per i non appassionati, ricordo che con il termine di "Heysel" (dal nome dello stadio dove si svolsero i fatti) si fa riferimento agli episodi accaduti nell'allora finale denominata ancora Coppa dei Campioni (oggi Champions League) del Maggio 1985 dove perirono 39 persone, (di cui 32 italiani), ed oltre 600 rimasero ferite.

Martedì sera le immagini sono state chiarissime, facinorosi serbi (ultranazionalisti che si identificano nell'estrema destra) hanno potuto danneggiare il settore a loro riservato, il loro "capo" è potuto tranquillamente entrare in tale settore fornito di cesoie, ed altrettanto tranquillamente ha potuto con le stesse tagliare le reti di protezione in modo così da poter permettere il lancio di petardi in campo, il tutto sotto gli occhi delle recalcitranti e timorose forze di polizia, le stesse che con il petto gonfio picchiano operai che manifestano pacificamente perchè da mesi non percepiscono paga, oppure si scagliano contro i terremotati (gente comune quindi) dell'Aquila che vanno a manifestare a Roma contro le balle della propaganda governativa....

Non c'è che dire, forte con i deboli, e debole con i forti, insomma, proprio lo specchio del regime berlusconiano.
Daniele



1 commento:

  1. Nei vari palleggiamenti di responsabilità, Maroni e company, hanno dimenticato di accusare i precedenti governi di sinistra...

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