"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

venerdì 10 settembre 2010

Tutto va ben, Madama la Marchesa...

Il deputato Antonio Borghesi, dell'Italia dei Valori, ha postato una riflessione sul sito del suo partito:   Post di Borhesi . La risposta che segue, che potete leggere anche sul sito, mi sembra che racconti una realtà un po' diversa da quella dell'immaginario comune, propinata dai media.
Merita un secondo d'attenzione.
Egr.sig. Borghesi, io sono uno di quegli imprenditori italiani che lavorano all'estero, precisamente a Shanghai. La mia è una compagnia di trading, quindi basso impegno di manodopera. Importiamo prodotti di consumo dalla Cina, precisamente. Il mio lavoro è quello di selezionare i prodotti in Cina prima di spedirli in Italia. Perché importiamo è evidente. I costi sono nettamente più bassi che in Italia, lo sanno tutti. Quello che invece viene nascosto è che la qualità selezionata à altrettanto buona di ciò che è prodotto in Italia. Ragioni: maggior abilità manuale dei cinesi, impiego di macchine tecnologicamente più avanzate di quelle usate in Italia ( qui le macchine sono tutte nuove, in Italia no), pressione fiscale inferiore del 50%, produzione pro capite più elevate, costi generali, luce, gas, telefono, ecc. meno della metà, utili produttori inferiori ai nostri, ma certi. Qui pagano tutti, in Italia ? Tutto ciò contribuisce al basso prezzo. Oggi le norme di sicurezza delle fabbriche sono uguali all'Italia, buone o cattive a seconda delle aziende. Quello che declassa l'Italia è la mancanza politica in Cina. Qui nessun politico è mai venuto a fare contratti. La Expo è stato un colossale affare per la Francia, i trasporti sono merce tedesca, i vini sono francesi, australiani ed americani, l'elettronica è giapponese, e così via. Dov'è il nostro governo? Già, qui non ci sono le escorts per i dongiovanni della politica. La Cina è un paradiso per gli esportatori. Enormi quantità di prodotti avanzati vengono importati in Cina. Dove sta l'Italia? Una volta avevamo la Iveco e la moda. Oggi sono dei fantasmi. Il mercato di milioni di automobili è in mano a tutti, ma non esiste qui una vettura italiana. Dove sta la FIAT ? I prodotti francesi e tedeschi hanno invaso il mercato cinese, all'opposto di quanto avviene in Italia. Non piangiamo poi se le fabbriche chiudono. La colpa è solo dei nostri politici ottusi e della falsa informazione.


Postato da: giuseppe Pastormerlo, sul sito IDV 


Romano Prodi, che forse coglione del tutto non era, anni fa diceva che per combattere i cinesi non possiamo scendere al loro livello, ma dobbiamo fare in modo, che il lavoro costi come da noi e per far questo, l'unico modo è esportare i diritti dei lavoratori. L'opposto di quanto ha fatto e stà facendo, il morente governo. Siamo arrivati al punto che, i delinquenti sono gli operai che difendono i loro, sacrosanti, diritti. Diritti per cui hanno lottato, le precedenti generazioni, rinunciando a preziose giornate di paga e prendendo cariche dalla Polizia, asservita al potere. Bonanni, mi dispiace che ti abbiano tirato il petardo (e che ti abbiano mancato), le bastonate ti avrebbero fatto ragionare di più. Ora si dice che c'è chi vuole parlare con la violenza, ma sono anni che noi parliamo, chi cazzo ci ascolta? Rimpiango i tempi di: "Zangherì, Zangherà, gambizziamo la città!" ..e come tornavano all'ovile, vedi il buon Indro.

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