"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

domenica 5 settembre 2010

Troppo poco!

Casa Pound è il covo dei fascisti senesi. Un bugigattolo di stanza in fondo a via Stalloreggi, una cosa molto triste. Mi è capitato di vederla aperta, passando tra i pochi nazofasci che bivaccavano in strada, magliette nere con simboli più o meno trucidi, ma tutti schifosi. Appese alle pareti, le bandiere del passato regime (il penultimo), svastiche e quella cazzo di tartaruga che, se fossi un tartuchino, m'incazzerei di brutto. Insomma un triste scenario di ragazzotti e ragazzette, deprimenti a vedersi. Ricordo vagamente, che quando esisteva ancora la Costituzione, questi tentativi di "ricostizuzione del disciolto partito fascista" erano vietati. Quindi, mi devo essere perso qualcosa; mentre dormivo devono aver fatto la rivoluzione di destra, altrimenti non mi spiego come associazioni di questo tipo, possano essere tollerate. Per fortuna c'è chi non le digerisce, come me. Allego un articoletto preso dal loro sito, gioisco al pensiero dei colpi andati a segno e mi rammarico per quelli, che non hanno raggiunto il bersaglio.






Siena: Aggredito responsabile provinciale CPI

Giovedì 15 Luglio 2010 15:47

Siena, 14 luglio – “Il responsabile provinciale di CasaPound Siena, Gabriele Taddei, ha subito ieri un’aggressione antifascista all’interno del dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Siena”. Lo rende noto CasaPound Siena stessa, in un comunicato ufficiale, precisando che “il coordinatore si è recato presso il pronto soccorso dell’Ospedale de Le Scotte per gli accertamenti del caso”.
“L’aggressione – racconta Taddei – è avvenuta mentre, con la mia fidanzata, stavo facendo visitare la città ed i vari dipartimenti dell’Università ad un amico del nord Italia, quando ho ricevuto improvvisamente l’attacco. Quest’aggressione obbedisce ad una precisa strategia della tensione creata a tavolino, i cui precedenti sono noti a tutti: i continui danneggiamenti al portone della nostra sede di via Stalloreggi, l’aggressione ad una nostra militante del Blocco Studentesco, le minacce di morte ricevute da un’altra nostra studentessa militante e molti piccoli episodi di pressione nei nostri confronti”.
“Puntualizzando che, a differenza di quanto espresso su taluni media cittadini, nessuna denuncia è stata presentata, ci sentiamo in dovere di far sapere a tutti quanti ci apprezzano e stimano che queste manovre reazionarie non fermeranno le nostre attività culturali, aggregative e sociali”, così termina la nota di CasaPound Siena, aggiungendo che “il nostro movimento da anni lavora quotidianamente per portare avanti proposte per il bene di Siena e della Nazione tutta e non saranno pochi soggetti manovrati dall’alto ad impedirci di realizzare una vera giustizia sociale”.



Nessun commento:

Posta un commento