"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

venerdì 19 novembre 2010

L'antimafia dei fatti





La polemica tra Roberto Saviano e il ministro leghista Roberto Maroni sulla presenza de l'endrangheta in Lombardia ha fissato l'attenzione su una situazione criminale che anche Il Vascello ha già parecchie volte evidenziato in chiave cremonese, con particolare preoccupazione per alcuni grandi cantieri in progetto e per alcune situazioni o presenze sospette, evidenziate persino in ordini del giorno e documenti pubblici.
La Direzione Distrettuale antimafia è molto precisa e, attraverso lo scrupoloso lavoro condotto dai colleghi professionisti di MilanoMafia abbiamo anche una precisa mappa delle zone di influenza del nostro territorio dove i clan criminali dominanti sono quelli delle famiglie Grande Aracri, Ferrazzo e Piromalli.
La Dia lancia l'allarme complessivo sulla progressiva e costante evoluzione delle cosche calabresi nelle regioni del Nord Italia che si esercita anche nelle aziende e si infiltra negli appalti pubblici. Descrive con precisione le tecniche di infiltrazione criminale.
I metodi i sono la costante ricerca di una generica benevolenza verso le loro imprese spesso orientate dalla mafia a realizzare iniziative volte a raggiungere un consenso incondizionato, cioè un clima favorevole per portare a successo le operazioni dietro la facciata .Altrimenti azioni forti tese all''assoggettamento, attraverso le minacce, le estorsioni o la offerta di protezione reclamando così di poter garantire la tranquilla esecutività dei cantieri.
Con questi mezzi gli imprenditori criminali si infiltrano nei tessuti aziendali sani. E stringono il cappio non appena si avverte qualche segno di reazione o, all'incontrario, di cedimento della robustezza dell'impresa,
Così si dice nel rapporto della Direzione Investigativa dove si ricorda che alcuni compartimenti della criminalità organizzata sono riusciti ad interagire con settori della pubblica amministrazione. La Dia parla di veri e propria legami tra mafia e politica, gli stessi sottolineati in Lombardia da Roberto Saviano nella puntata di "Vieni via con me" che ha fatto infuriare Maroni.


fonte vascellocr.it


nota di Daniele: 
 Il televisivo arresto ad effetto di Jovine non è un caso, questo governo è chirurgicamente attento a non tralasciare qualsiasi particolare mediatico, e l'arresto del boss casalese va letto in tal senso, così come nessuno dice che il fermo è avvenuto grazie alle "famigerate" intercettazioni...



Dopo quattordici anni di latitanza, basta una parola detta in televisione e .... MIRACOLO!
Che strane coincidenze! Proprio il giorno dopo. Sembra quasi che sapessero dove cercare.
E' proprio il governo dei fatti! Per forza, con tutta la coca che sniffano, altro che fatti...

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