Sette milioni e mezzo di italiani intercettati? Ulteriore, demenziale uscita, di un vecchio sporcaccione, ormai capace solo, di pisciarsi addosso numeri ed orina. Il 64, no il 68, no il 135% degli italiani è con lui. Ha baciato la mano a Gheddafi, pensando fosse una ballerina di danza del ventre. Ora vuole comprare un Caravaggio, domani vorrà comprare il Colosseo, così farà cù-cù a Scajola dalla finestra. Speriamo faccia senatore un cavallo, almeno avremo una persona per bene, nel PDL.
A proposito, gli intercettati nel 2009 sono stati 132.384. Io non sono stato intercettato, forse perchè non telefono ai mafiosi, ma se anche lo fossi, non me ne fregherebbe un c...o. Al contrario di lui, sono onesto, non vado a puttane e non uso cocaina. Non potrei fare il politico!
Il monito dell'Osce. E mentre nel Pdl il clima si fa sempre più teso, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), con sede a Vienna, ha chiesto oggi all'Italia di rinunciare al disegno di legge sulle intercettazioni o di modificarlo in sintonia con gli standard internazionali sulla libertà di espressione. "Sono preoccupata che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia", ha detto in un comunicato oggi Dunja Mijatovic, responsabile dell'Osce per la libertà dei media. "Il progetto di legge approvato dal Senato nella sua formulazione attuale - denuncia la delegata Osce per l'informazione - contraddice le raccomandazioni dell'Osce, specialmente nella misura in cui proibisce l'uso di alcune fonti confiddenziali e materiali che possono essere necessari per indagini giornalistiche significative al servizio della democrazia". Da qui la richiesta al nostro Paese di modificare il testo normativo, adeguandolo a standard e richiami in materia indicati dall'organismo internazionale. "I giornalisti devono essere liberi di riportare le notizie di pubblico interesse e di essere in grado di decidere come portare avanti un'inchiesta in modo responsabile", dice ancora Dunja Mijatovic.
La rappresentante Osce, in particolare, ha ribadito la 'censura' da parte dell'organismo da lei rappresentato delle norme del ddl intercettazioni che prevedono "forti restrizioni - ha denunciato- nella pubblicazione di atti processuali o di indagine anche prima dell'inizio dei processi", così come le "multe salate" e "anche il carcere" per editori e giornalisti che le pubblichino, così come la previsione del carcere per chiunque, senza essere giornalista, registri e diffonda conversazioni senza il consenso dell'altra persona.
( da un articolo di Repubblica)
La rappresentante Osce, in particolare, ha ribadito la 'censura' da parte dell'organismo da lei rappresentato delle norme del ddl intercettazioni che prevedono "forti restrizioni - ha denunciato- nella pubblicazione di atti processuali o di indagine anche prima dell'inizio dei processi", così come le "multe salate" e "anche il carcere" per editori e giornalisti che le pubblichino, così come la previsione del carcere per chiunque, senza essere giornalista, registri e diffonda conversazioni senza il consenso dell'altra persona.
( da un articolo di Repubblica)
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