"...per comunisti intendo la gente comune, che crede in un ideale e ha creduto nella possibilità di un benessere steso, come una coperta calda, su ogni uomo, donna e bambino." Luca B.

martedì 1 maggio 2012

La festa più bella dell'anno

Portella della Ginestra
Il gruppo di Giuliano è in realtà uno squadrone della morte agli ordini dei Fasci di Azione rivoluzionaria (Far) di Pino Romualdi, delle Squadre Armate Mussolini (Sam) e della X Mas di Borghese. I documenti del controspionaggio Usa (ritrovati negli Archivi Nazionali di College Park, nel Maryland) rivelano contatti tra gli emissari di Salò e Giuliano fin dall’estate del 1944, quando un commando nazifascista inizia ad operare sulle montagne tra Partitico e Montelepre per addestrare militarmente gli uomini della banda.



"È il 1° maggio, amici, oggi non esordiremo come gli altri giorni, non importa se la cosa stupirà i sorveglianti. Il primo esercizio: uno, due, uno, due, il colpo di martello; e il secondo esercizio: falciare.
Il martello e la falce! Con un po' di fantasia, i compagni forse capiranno. Il martello e la falce! Mi guardo intorno. Sorridono e ripetono gli esercizi con fervore, hanno capito. Ecco, amici, è la nostra manifestazione del 1° maggio, e questa pantomima è la nostra promessa del 1° maggio, a cui, anche andando alla morte, restiamo fedeli."
L'8 settembre 1943 Julius Fucik veniva impiccato, il giorno in cui Badoglio firmava l'armistizio, un giornalista moriva per aver raccontato la verità, lasciando al mondo questa, incredibile, testimonianza: "Scritto sotto la forca".
Lessi questo libro quando ero in seconda media, grazie ad un illuminato professore d'italiano (storia e geografia), Giuseppe Ciannella, forse colui che più d'ogni altro ha contribuito alla mia formazione. Era un comunista di quelli d'una volta, con idee chiare e pulite, per lui il rosso era rosso ed il nero era nero. Però, era soprattutto un ineguagliabile insegnante; non so cosa darei per riascoltare Omero raccontato da lui. Il "Professore" era napoletano verace ed orgoglioso, ma amava tantissimo Bologna, che in effetti negli anni '70 si faceva amare. Aveva due figli, uno dei quali, Giuliano, era il grande tenore che ha calcato per anni le tavole del Metropolitan di New York. Il professore amava parlare di politica durante le sue lezioni. Era apertamente schierato contro la DC, che allora dettava legge, e contro i fascisti di Almirante, ma lo faceva in un modo talmente intelligente, che perfino mio padre e il padre di un altro ragazzo, che erano fascisti convinti, non potevano aver niente da ridire sul suo insegnamento. Insomma, una persona di grande valore, che sapeva imporsi con fermezza, ma anche farsi amare per la sua umanità e grande cultura.
Questo 1° maggio, lo dedico al Prof. Ciannella, sperando che sia un auspicio di riscatto proletario, senza il quale, siamo tutti sotto la forca.


Leggete il libro a questo link

2 commenti:

  1. Orlando,

    sono sgomento per quel che vi è ri-successo a luglio! A proposito, ti ha portato i miei saluti un chiocciolino romano, Ladislao?

    Il 13 sarò a Siena, avrei molto piacere a conoscerti di persona!

    Ciao
    Mauro

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    1. Ladislao è stato puntualissimo nel riportare i saluti.
      Per quanto riguarda il Palio, ne parleremo ampiamente quando ci vedremo ad agosto ed il piacere sarà tutto mio.
      Ciao, a tra un mese.
      Orlando

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